Recensione su Alta tensione

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“Non permettero’ a nessuno di intromettersi tra noi” / 12 Gennaio 2020 in Alta tensione

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Se questo film viene considerato dai cultori la chicca del genere horror lasciatemelo dire ragazzi miei stiamo messo proprio male, per me è solo una raffazzonata ricopiatura di vari film che cito:

“Quel motel vicino alla palude” di Tobe Hopper
“Maniac” di William Lustig
“Body bags” di John Carpenter
“La casa” di Sam Raimi
“Halloween” di John Carpenter
“Duel” di Steven Spielberg
“L’ultima casa a sinistra” di Wes Craven
“Non aprite quella porta” di Tobe Hopper

Il finale è stato poi ripreso in seguito da:

John Polson in “Nascosto nel buio”
David Koepp in “Secret Window”

Proprio il finale ha diviso maggiormente l’opinione pubblica, io l’ho trovato prevedibile (avevo intuito come sarebbe andato a finire già verso metà film) e come ho scritto sopra appunto stra-visto.
Aya ha voluto stupire il suo spettatore mettendo in scena nel finale un improbale tema della doppia personalità, una ragazza omosessuale repressa che non potendo avere l’amore della sua migliore amica immagina un uomo misogino che sevizia e uccide le donne per soddisfare la sua perversa sessualità.
Come ribadisco per me non è altro che una totale citazione del cinema slasher anni ’80, lontano dall’essere uno dei migliori (“Scream”, tanto per citarne uno, è di parecchio superiore).

P.s. il pompino con la testa mozzata potevano pure risparmiarselo.

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