Harry Potter e il principe mezzosangue

Premessa che incollerò su tutti i film di HP: sono un appassionato di fantasy, dove per fantasy NON intendo piccoli maghetti o vampiri bimbiminchia.
Finora mi sono sempre rifiutato di guardare i film di HP, ma un po’ alla volta intendo recuperare, per curiosità (e per amore della mia lei).

Sufficiente, ma sempre estremamente prevedibile. Ogni film (a questo punto non so se è colpa della Rowling o del regista) la stessa storia: vengono introdotti personaggi che compaiono e scompaiono per le sole esigenze della storia. Qui, per esempio, manca Voldemort. Possibile? Forse l’attore era in vacanza, non so.

Ps. 17 oscar a 0, sempre e comunque.

Ogni capitolo di Harry Potter è impiantato più o meno allo stesso modo e questo sesto film non fa ovviamente eccezione.
Ottima la fotografia dai toni cupi e dark, idem per gli effetti speciali, sempre di prim’ordine.

Anche se c’è da dire che Harry Potter e il Principe Mezzosangue è il film più inutile della saga, a parte alcuni momenti iper-salienti rilegati però a delle misere parentesi, sviluppate male (vedi l’epilogo).

Infatti quella che dovrebbe essere la trama principale, non è altro che il palcoscenico su cui i nostri maghi, in piena crisi adolescenziale, mostrano come sono miseramente caduti in preda all’ormone facile. Hermione inclusa.
Fra un piagnisteo e l’altro si fa si e no il nome di Voldemort, nulla più.
Il male per una volta è messo al bando.

L’elemento action è quasi inesistente, mentre il personaggio misterioso che dà il nome al film, dopo essere stato tirato per le lunghissime, viene rivelato solo sul finale nel modo più sciatto ed inutile possibile.

Due ore di pippa mentale con ‘sto Principe Mezzosangue del ca**o, che non si capisce chi sia, vengono risolte in un “Sono io il principe mezzosangue”,
THE END.

Ma.. @#!@@#@#?!?!

Il libro più bello della saga, ridotto ad una sorta di parodia.
Gli autori e sceneggiatori me la pagheranno cara.
Lo salvo solo perché sono troppo legato a questa saga, per cestinare anche uno solo dei film nella sala gabinetto.
Se il libro si intitola “Harry Potter e Il principe mezzosangue”, ci sarà pure una ragione, no?
Dico io, se la Rowling avesse voluto sottolineare gli amori e gli ormoni dei maghetti, avrebbe intitolato il suo sesto libro “Harry Potter e gli ormoni alla deriva”, e non voglio usare volgarità.

Avvincente e interessante anche questo sesto capitolo delle avventure di Harry Potter. Stavolta oltre alla solita azione ed effetti speciali, ci sono un pò di “intrighi” d’amore con i protagonisti che sviluppano cotte non sempre contraccambiate.
Harry viene sempre più coinvolto da Abus Silente nelle varie “indagini” su Voldemort e per questo Harry sembra più adulto e responsabile (anche se poi dimostra la sua vera età negli approcci con le ragazze e negli scherzi con Ron…).
Nuovo personaggio è il professore Lumacorno interpretato da Jim Broadbent.
Bel colpo di scena nel finale…