4 Recensioni su

Harold e Maude

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Harold e Maude
Regia:

Tristi risate / 14 Novembre 2023 in Harold e Maude

“Harold e Maude” di Hal Ashby è senz’altro un film curioso e una storia singolare con varie sfaccettature e significati come la gioia di vivere e il ribaltamento di generazione. Ciononostante, non sono riuscito a immedesimarmi bene nella vicenda, sia per i personaggi ai limiti del grottesco, sia per la narrazione pervasa da un alone fin troppo funereo, con qualche risata, o meglio, qualche triste risata ogni tanto ma niente di che.
Sinceramente ha deluso le mie aspettative data la sua popolarità tra gli ambienti cinefili. D’altro canto, però, siamo dinanzi a una di quelle opere che si amano o non si amano a seconda della propria indole, apprezzando tuttavia l’aspetto tecnico in entrambi i casi e, perchè no, provando a sperimentare la visione ogni tot anni.
Belle musiche di Cat Stevens e altra imperdibile interpretazione dell’attrice premio Oscar Ruth Gordon.

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Uno dei più originali film anni ’70 / 19 Marzo 2016 in Harold e Maude

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Harold e Maude è senza dubbio uno dei film più originali degli anni Settanta, sia per lo sconvolgimento della tradizione cinematografica dei rapporti romantici (l’amore platonico – ma fino ad un certo punto – tra un diciottenne depresso e un’arzilla settantanovenne), sia per la caratterizzazione grottesca ma esilarante (superato lo shock iniziale) di un protagonista come forse non se ne erano ancora visti nel cinema americano.
Ad Harold piacciono i funerali nonché inscenare finti suicidi per tentare di sconvolgere una madre ormai assuefatta (forte tema psicanalitico, ed infatti un analista compare qua e là mentre cerca di indagare nella eccentrica mente del protagonista, ovviamente senza esito).
Il ragazzo non ha amici e troverà in Maude l’unica persona di un certo interesse, l’unica capace di fargli accettare l’idea di stare al mondo.
I due si conoscono ai funerali altrui che frequentano con trasporto (trent’anni prima che i protagonisti di Fight Club facciano lo stesso nei gruppi di ascolto).
Idee visivamente – ma anche contenutisticamente – suggestive (Maude che vive in un vagone dismesso, Harold che trasforma la Jaguar regalatagli dalla madre in un carro funebre coupé) e scene memorabili (tutti gli appuntamenti combinati dalla madre di Harold per cercargli una ragazza) si susseguono secondo un ritmo sapientemente dosato.
Gran bella colonna sonora tratta dai primi album di Cat Stevens.

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Cult black comedy / 10 Luglio 2015 in Harold e Maude

“Io non sono mai vissuto. Sono morto, qualche volta”. Un diafano ragazzo col senso del macabro e una vecchietta supersprint, uniti da una insana passione per i funerali, incrociano le loro strade in una romantica commedia nera, capolavoro del cinema grottesco. Ashby riesce a imbastire un incredibile inno alla vita partendo dalle peggiori premesse, come solo i grandi narratori possono fare; il greve bozzolo di una esistenza da psicanalisi si trasforma assumendo i contorni della poesia più bella, bizzarra e anticonvenzionale, dispiegando le fragili ali di un amore gerontofilo. L’humour nero, denso di velenoso sarcasmo, fece storcere il naso a più di qualcuno, compreso il mio critico di riferimento Roger Ebert il quale affibbiò alla pellicola una misera stellina e mezzo (è la prima volta che mi trovo in totale disaccordo con lui; sono quasi preoccupato).
La coppia di protagonisti è ovviamente strepitosa, Ruth Gordon è adorabile.

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E che cast! / 17 Aprile 2014 in Harold e Maude

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Hal Ashby è uno dei registi più rappresentativi del cinema USA degli anni Settanta. Ha raccolto molto poco e non sempre ha diretto le sceneggiature giuste, ma il suo contributo alla settima arte lo ha dato attraverso due pellicole che sono autentici capolavori: Harold e Maude (del 1971) e Oltre il Giardino (che vede la luce alla fine del decennio e si porta via la vena migliore di questo autore un po’ scomodo e dalla filosofia di vita molto hippie). Harold and Maude è una commedia nera scritta da Colin Higgins, un tipico testo da fine anni Sessanta che ci riporta una delle coppie più strane apparse sul grande schermo; Harold (Bud Cort) è un giovane di famiglia molto agiata che ha tutto dalla vita, ma ha un problema: è ossessionato dalla morte e il suo hobby preferito è andare ai funerali. Maude (Ruth Gordon) è invece un’arzilla vecchietta che ha lo spirito di un’eterna ragazzina. L’incontro con Harold segnerà l’inizio di una straordinaria avventura tra due anime che si trovano all’estremo del percorso della vita. Ashby ci racconta dunque una favola, una storia surreale che però analizza in modo spietato la società contemporanea attraverso temi attualissimi come il pregiudizio, la morale convenzionale e il modo di porsi nei confronti della vita. Il film è essenzialmente un inno alla libertà, al rispetto delle diversità. La figura di Maude incarna perfettamente l’equilibrio che si può raggiungere nella propria vita, non importa il tipo di esperienze che si fanno: l’importante è farle, belle o brutte non possono che far crescere e migliorare; è un personaggio eccentrico e misterioso che compare all’improvviso costretto ad affrontare lo humour nero e rassegnato di Harold. Al giovane protagonista infatti manca la capacità di vedere il lato fresco e positivo che si cela dietro ogni cosa e per protezione si considera disadattato che, inscenando finiti suicidi (tutte scene spassosissime), cerca di attirare le attenzioni di una società inquadrata, simboleggiata dalla figura bizzarra dello zio eroe di guerra, dal falso perbenismo retto da valori convenzionali e usurati. Il film è un continuo susseguirsi di scene memorabili, una su tutte riguarda il vero e proprio attacco che Ashby fa alla cultura dell’apparenza, la Jaguar E-Type, dono della madre che Harold trasforma in un carro funebre, una celebrazione decisa del funerale della società dei consumi. Bellissima la coppia Gordon-Cort che regala momenti di assoluta magia, perfetta la colonna sonora di Cat Stevens che sottolinea tutti i momenti più significativi della storia con le sue canzoni, una commedia entrata giustamente nella storia del cinema.

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