Hannibal

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serie tvHannibal

Will Graham è un agente dell'FBI che, per risolvere un caso difficile, si rivolge a un apprezzato psichiatra, il dottor Hannibal Lecter, senza immaginare quali segreti nasconda l'uomo.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Hannibal
STAGIONI/EPISODI: 3 Stagioni , 39 episodi, conclusa
Attori principali: Mads Mikkelsen, Hugh Dancy, Laurence Fishburne, Caroline Dhavernas, Gillian Anderson
Creata da: Bryan Fuller
Colonna sonora: Brian Reitzell
Costumi: Christopher Hargadon
Produttore: Martha De Laurentiis, Bryan Fuller
Produzione: Usa
Genere: Crime, Drama
Network: NBC

Dove vedere in streaming Hannibal

Ottima! / 30 Dicembre 2018 in Hannibal

Una buona trasposizione, ottime recitazione e storia molto intricata.
Lontana dai film che conosciamo, da cuo ne hanno liberamente preso idee, la serie è davvero da vedere!
7,5.

Lecter nel suo abito più elegante / 11 Luglio 2018 in Hannibal

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Pochi cattivi ( i cosiddetti villain ) hanno avuto nel loro excursus storico così varie e ricche figurazioni, come quelle di Hannibal Lecter, di cui si annoverano, oltre ai consueti libri, trasposizioni cinematografiche e televisive( la siffatta, del 2013).
Quindi, svariati e diversi profili che hanno definito nel tempo anche le più piccole e impercettibili sfumature del suo carattere, per quanto lontane da ogni pattern comportamentale accettabile. Eppure, a partire dal suo creatore, il noto scrittore americano Thomas Harris, non vi è spettatore che non abbia provato un minimo di empatia ( o tifo ) per il serial killer, in quanto caratterizzato mai abitualmente.
Un male, dunque, mai banale; ma Hannibal va oltre i paradigmi, e la serie di Bryan Fuller ne è un fulgido esempio.
Difficile è stato per l’ideatore e sceneggiatore ripercorrere le orme tracciate così bene da Harris nella sua trilogia letteraria ( soprattutto gli eventi di Red Dragon ); eppure vi è riuscito, sovrapponendo personaggi ad altri, dislocando tempi e spazi ben precisi, ma non allontanandosi da quel profondo senso di bellezza, arte, crudeltà e mistero che circonda la trama, e che pervade i suoi caratteristi.
Oltre l’eccellente comparto sonoro, la cura quasi maniacale per i dettagli, dove anche i delitti più efferati del cannibale diventano quasi installazioni artistiche, in una sorta di distorta e malata percezione estetica, i dialoghi rappresentano la vera forza motrice dell’opera, la sua raggelante finezza.
Dialoghi intensi, compenetrati da sguardi acuti e inquisitori che ornano la parola di un gusto sopraffino ed elegante. Una resa armoniosa che rende sottile e paradossale il contrasto con il truce e il sanguinario.
Antitesi che non riesce a dissimulare del tutto, o a sfumare, com’è, quella linea marcata tra raffinatezza e repulsione, lasciando interdetti ( e anche un po’ spauriti ) gli spettatori.
Merito anche ( e soprattutto ) di un Mads Mikkelsen stratosferico. Forse il miglior Hannibal mai rappresentato ( anche se Hopkins è sublime, e il suo Hannibal aderisce almeno esteticamente alla descrizione fornita nel libro). Ma quello di Mikkelsen non è affatto un soliloquio. Malgrado Hannibal incarni la quinta essenza del suo stesso prodotto, in questa serie tv targata Fuller, riesce a emergere grazie al suo comprimario, Will Graham ( un superlativo Hugh Dancy ), anteposto nella mente e nel cuore al personaggio di Clarice Starling (anche se, a conti fatti, gli eventi del Silenzio degli Innocenti non sono stati affrontati) . Un Graham, personaggio, che non ha mai trovato nei film lo stesso spessore che invece rasenta nel libro, e che qui valica, divenendo sia la nemesi che l’ideale compagno del cannibale.
Una serie di qualità che ha i suoi tempi e modi, forse un po’ troppo riflessivi e lenti in una dimensione dove rating e intrattenimento la fanno da padrone, ma che si configura come una vera e propria opera d’arte. Un gioiello sia per gli amanti del libro che per chi si accosta per la prima volta al genere.

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vista con piacere anche se alcuni momenti sono stati un po’ troppo lenti / 8 Marzo 2018 in Hannibal

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ho preso la decisione di guardare questa serie per diversi motivi. Prima di tutto perché Hannibal è un personaggio che mi ha sempre affascinato, ho letto e adorato Il silenzio degli innocenti, mentre Hannibal e Red Dragon sono stati un interessante sviluppo, poi ero curiosa di vedere la trasposizione in serie di questo inquietante personaggio e infine durava solo tre stagioni. Quindi aveva una fine. Dopo i primi emozionanti episodi mi sono subito resa conto di aver fatto qualche errore di calcolo. Ogni puntata infatti è stata una lenta agonia verso un finale che mi ha lasciata con l’amaro e l’idea di aver perso tempo. La trama racconta di un giovane psichiatra Hannibal Lecter, che manipola diversi pazienti e collaboratori, tra cui Will Graham, un profiler dell’FBI di cui sarà ossessionato (reciproca ossessione) e Alana Bloom, psicologa e amica di Will. Hannibal non mangia semplicemente le persone. Lui le assapora e gli rende omaggio. Prepara manicaretti incredibili che serve alle più disparate figure della società americana. Tra questi anche al famoso Jack Crawford, agente dell’FBI, capo della sezione scienze comportamentali e sua moglie Bella. Nella prima stagione seguiamo una serie di delitti commessi dal medesimo assassino. Per catturare il serial killer viene chiamato a collaborare Will Graham, ma dati i suoi precedenti disturbi viene affidato alle amorevoli cure del dottor Hannibal Lecter. Da qui si scatena un rapporto ossessivo tra Hannibal e Will in cui tutto e tutti ruotano. Will scopre la verità e paga le conseguenze. Quando poi nella seconda stagione tenta di redimersi, pare in favore di Hannibal, si troverà messo alle strette e dovrà confrontarsi con i demoni creati durante il suo lungo agonizzante rapporto col cannibale. Infine nella terza stagione, ambientata anni dopo, Hannibal si ritrova nella famosa teca di vetro. Ma nulla può fermare il mostro che è dentro di lui. Ha condizionato le menti e di conseguenza le vite di tutti i personaggi entrati in contatto con lui. Persino la ex psichiatra nonchè compagna di Hannibal è succube degli eventi (epilogo suo shock!). Dopo uno strano crescendo si arriva al finale forse necessario e unico. Nel complesso ripensandoci non è stata una serie malaccio, pecca la lunghezza dei discorsi troppo psicopatologici e articolati che mi ha parecchio annoiato. Certe puntate sembravano non finire mai. Non succede niente perchè il caos è dentro la testa di Will e compari. Nonostante l’attore sia stato perfetto nel suo ruolo l’intera serie non è riuscita a far breccia nella sottoscritta.

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Semplicemente fantastica! / 23 Maggio 2016 in Hannibal

è una serie che deve essere guardata tutta, dal primo all’ultimo episodio per capirla, gli attori sono fantastici e le emozioni sono sottili e bisogna prestare attenzione per poterle recepire!.. Buona visione.. Non abbiate paura! Ahah

Quello che non ti aspetti da una serie televisiva / 21 Agosto 2015 in Hannibal

Fin dall’inizio questa serie mi ha disorientato. Inizialmente perchè ero troppo legato mentalmente ai romanzi ed alle relative trasposizioni cinematografiche. Mi aspettavo una specie di prequel, mentre man mano che la serie progrediva era evidente che non sarebbe stato così.
Questo non è l’Hannibal dei film, probabilmente neanche quello dei romanzi, anche se nella trama hanno incominciato a comparire riferimenti alle incarnazioni precedenti, rappresentate da personaggi, fatti e citazioni.
Dicevo disorientato, dalle prime puntate col caso della settimana si è passato ad un ritmo più serrato con svolte assolutamente impreviste ed imprevedibili.
Depistaggi, intrighi, morti eccellenti e resurrezioni inaspettate, oltre che scene oniriche, deliranti e inquietanti, (incredibili i vari tableaux mourants disseminati per tutte le stagioni, veri capolavori del macabro), i dialoghi fra Lecter e Graham, hanno reso questa serie superiore alla maggior arte delle cose che ho visto in televisione.

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