Recensione su Hannah Arendt

/ 20127.081 voti

14 Gennaio 2015

A Berlino, la strada che costeggia uno dei lati del parco che ospita il grande monumento alle vittime del nazismo è intitolata proprio ad Hannah Arendt. Leggere il nome di quella strada, accanto a tutti qui blocchi di pietra grigia fa una strana sensazione perchè. come si può vedere anche nel film, la Arendt è stata duramente e ingiustamente criticata dalla comunità ebraica in seguito alle sue riflessioni sul male.
Il processo Eichmann che viene descritto in maniera giornalistica, senza iperboli e senza infiorettature, è stato solo il presupposto da quale ha mosso i passi il pensiero di questa caparbia filosofa e pensatrice.
E oggi come oggi, dopo quanto visto a Parigi, la banalità del male e la rinuncia de pensiero sono temi di scottante attualità. Un pò come gli articoli di Oriana Fallaci, le conclusioni di Hannah Arendt ci ricordano quanto sia estremo il male e quanto vuorte possano essere le anime e, soprattutto, le menti di coloro che lo accolgono.
Preciso, concreto e ben girato, questo film è forse più di ogni altro il film da vedere in questo momento.

Lascia un commento