Recensione su Hanna

/ 20116.4211 voti
Hanna
Regia:

13 Dicembre 2012

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Un filmetto di quelli che passano sottotraccia ma neppure tanto, e che forse meritava pure di andare al cinema. Hanna è una ragazzina bionda pallida gracile albineggiante, che vive nel bianco di una foresta innevata col padre Eric Bana, caccia, picchia, sa parlare mille lingue e usare tutte le armi. Però non sa un ca**o della vita. Quando i due decidono che Hanna è pronta, si fanno ritrovare da una tipa rossa di capelli, pezzo grosso della Cia. Viene fuori che il padre era un Cia fuggito, e Hanna è il risultato di tot esperimenti eugenetici per fare degli esseri umani superiori. Finisce braccata da un tipo simil gay, bel personaggio di cattivo, che si accompagna a due ca**o di nazi, mentre a lei a sua volta tocca braccare la verità sulle sue origini, nel frattempo scoprendo l’intero mondo sociale/civile da cui era sempre stata tenuta al riparo. L’elettricità, il pomiciare, quelle cose lì. Per cui sta pischella è veramente cool e spacca il culo a tutto, scappa per tutto il Marocco per poi finire a Berlino. E non a caso, perché tante scene ricordano di brutto la Lola corre di Franka Potente, e si corre, con la musica che spacca, e poi finisce a botte. La debolezza apparente esalta la forza del personaggio, che è alla ricerca letteralmente di se stessa, più che di un qualcosa di esterno. E basta, ci stava dentro

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