Recensione su Green Book

/ 20187.8401 voti

bellissimo film / 26 Febbraio 2019 in Green Book

Bellissimo film. Emozionante dall’inizio alla fine. Però non sembrerebbe tratto da una storia vera, come dicono sia, in quanto mi appare davvero inconcepibile pensare ad un tour di un pianista di colore negli stati del sud dove, al tempo dell’ambientazione filmica, rifiutano la sua presenza gli stessi gestori del ristorante che l’hanno chiamato a tenere un concerto, e non gli fanno usare la toilette, causando ritardi e problemi. Cercherò di documentarmi meglio, anche se credo che nel fare un film l’aderenza alla realtà sia molto relativa.

4 commenti

  1. Stefania / 26 Febbraio 2019

    Diciamo che, nel bene e nel male, uno dei punti di forza del film sta proprio nella messa in scena di quel paradosso che ti fa dubitare del fatto che si tratti di una storia realmente accaduta.
    Shirley (Mahershala Ali) è un uomo con un comprovato e oggettivo talento artistico: è dotato al punto che anche il razzista più razzista di tutti non può negare la sua bravura. Ma la considera il talento di una scimmia ammaestrata, quando nega all’uomo i diritti di cui, in quanto essere umano, gode lui stesso. Il viaggio coraggioso di Shirley nel profondo Sud è una sfida alle convenzioni legate alla segregazione razziale. Uno dei musicisti che accompagna Shirley in tour dice a Lip: “Non basta il talento. Ci vuole coraggio, per cambiare il cuore della gente”. Qualcuno avrà pur fatto qualcosa del genere, perché le cose cambiassero: perché dubitare che Shirley abbia fatto questo viaggio? 🙂 Shirley ha voluto correre un grosso rischio e, per sua fortuna, ne è uscito salvo.
    Il Green Book del titolo, come hai visto nel film, è una guida che suggeriva in quali posti un afroamericano poteva andare negli Stati Uniti senza correre troppi rischi. Purtroppo, per quanto sembri assurda, la situazione descritta nel film e l’avventura di Shirley e Lip non mi sembra tanto improbabile. Comunque, se vuoi saperne di più sulla storia dei Green Book, ti segnalo questo articolo: https://bit.ly/2BU0jGu
    Piuttosto, stando ai famigliari di Shirley, pare che sia da mettere in dubbio l’amicizia vita natural durante del musicista e del suo autista di cui si parla anche nei titoli di coda del film: https://bit.ly/2XpjRvy

  2. okness / 27 Febbraio 2019

    grazie per i riferimenti. Però non è che io metta in dubbio l’intera storia, ma tanti particolari che appaiono poco verosimoli. Del resto per fare un bel film non necessariamente bisogna essere fedeli al millimetro alla realtà, e ai registi interessa fare un bel film, a meno che non sia un documentario.

    • Stefania / 28 Febbraio 2019

      Beh, io ti ho risposto facendo riferimento a questa tua frase specifica: “mi appare davvero inconcepibile pensare ad un tour di un pianista di colore negli stati del sud ecc.” 🙂
      Per il resto, neanch’io credo che tutto quello che è raccontato nel film sia aderente a quanto è successo sul serio nel ’62. I dettagli, come è giusto che sia, li conoscevano solo Lip e Shirley 😉

Lascia un commento