Recensione su Gravity

/ 20136.9697 voti

20 Ottobre 2013

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

(Sette stelline e mezza)

Attribuisco a questa pellicola un altissimo valore spettacolare, poiché si tratta di un ottimo strumento di intrattenimento e mi preme sottolineare il fatto che non conferisco a tale titolo alcuna valenza negativa: al contrario, penso che una pellicola come questa, in grado di intrattenere il pubblico con un grado di tensione sempre costante, sia un ottimo prodotto.

Sandra Bullock si conferma una valida interprete, verosimile, in grado di trasmettere allo spettatore le proprie ansie con “sincerità”, nonostante alcune forzature tramistiche e l’insistito concetto della sua rinascita sotto svariate forme.

[SPOILER!]
Un momento in particolare del film, però, mi ha fatto inarcare il sopracciglio: la sequenza finale è esageratamente simbolica e lo sforzo evidente della donna che si solleva dalla battigia, alzandosi prima sulle ginocchia e poi sulle gambe, emergendo dall’acqua e preparandosi a (ri)conquistare la Terra, ricorda troppo didascalicamente l’emersione di un anfibio primitivo dalle acque. Il fatto, poi, che questa “evoluzione” della Stone avvenga dopo che questa è “piovuta dal cielo” (Stone = meteorite? Oh oh oh!) suggerisce molto forzatamente l’idea che la vita sul nostro pianeta abbia avuto origini aliene.
Non ho nulla contro l’ipotesi in sé, ma -ribadisco- in quanto forzatura, trovo che abbia ben poco di originale, sia nell’idea che nella sua messa in scena.
[FINE SPOILER]

Per il resto, chapeau.

4 commenti

  1. PrimitiveStyle / 19 Febbraio 2014

    io sinceramente non avevo fatto caso a queste “metafore” della vita sulla terra penso che possano essere anche casuali perché sembrano alquanto banali e irrilevanti per il film in se stesso. Il film è sicuramente spettacolare e ha un alto livello di intrattenimento ma la sequenza degli eventi sullo spazio è palesemente irrealistica anche per chi non ha nozioni di astrofisica(e per essere pignoli anche l’eccessiva calma di Clooney), certo se non fosse cosi il film non avrebbe quella componente spettacolare che lo caratterizza ma comunque fa un po’ storcere il naso da qui forse i voti incostanti a questa pellicola. Per me rimane comunque un film godibile.

    • Stefania / 19 Febbraio 2014

      @primitivestyle: Gravity non è un film “scientifico”, quindi non penso sia credibile né affidabile sotto l’aspetto tecnico: semplifica tantissimo, in effetti. Ritengo non si tratti neppure di un film di fantascienza propriamente detto: l’ambientazione extraterrestre è un pretesto a supporto di… qualcos’altro. E credo che proprio le sequenze finali, così “ammiccanti” (non riesco a non ritenerle tali 😉 Mi sembrano tutt’altro che banali, anzi…), non siano state inserite per caso o senza scopo e che, piuttosto, sottendano, per esempio, la rinascita della protagonista (l’esperienza l’avrà aiutata a superare il lutto? Riuscirà a conquistare una nuova dimensione sulla Terra/ una nuova dimensione personale? Ecc.), nota sequenza “fetale” a parte.

  2. PrimitiveStyle / 19 Febbraio 2014

    si d’accordissimo sulla rinascita e la nuova dimensione personale sulla terra invece sulla teoria delle origini aliene un po’ meno. Io la vedevo un po’ più marginale questa cosa solo per il fatto che il film si basa principalmente sulla spettacolarizzazione ma indubbiamente ci sono anche connotazioni, metafore filosofiche e esistenziali.

    • Stefania / 20 Febbraio 2014

      @primitivestyle: ah, ma quella delle origini aliene la considero, appunto, una forzatura, fine a se stessa, una specie di spettacolarizzazione, insomma. Però, ohi ohi, c’è :p
      Resta il fatto che, come dici tu, Gravity è una visione decisamente godibile.

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