Recensione su Good Bye, Lenin!

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Colpo di genio / 10 Ottobre 2014 in Good Bye, Lenin!

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Un autentico colpo di genio! Ecco che cos’è “Good Bye, Lenin!” di Wolfgang Becker.
Nonostante la caduta della DDR sia avvenuta praticamente ai giorni nostri, pare siano trascorsi secoli da quell’autunno in cui i berlinesi dell’Est e dell’Ovest si riversarono nelle strade ad annunciare, finalmente, la riunificazione.
La pellicola è una vivida fotografia della Berlino socialista; con i suoi eroi, le sue problematiche e le sue buffe Trabant; il tutto incastonato nel caratteristico triste grigiore del cemento dei blocchi sovietici.
Ma la genialità di Becker sta nel dimostrare che, oltre all’angoscia, alla disoccupazione ed ai vari problemi, si poteva anche trovare lo spazio per sorridere. Pur non prendendo le difese della Germania Est, ci mostra l’altra faccia della medaglia: il repentino avvento del capitalismo rimpiazza e distrugge impietosamente tutto ciò che è stato, lasciandone solo un malinconico ricordo in qualche vecchio irriducibile del collettivo. Ed è proprio questo ricordo che Alex cerca di rivivere; non solo per salvaguardare la salute della madre ma, in qualche modo, anche per proteggere se stesso dalla realtà scomoda della nuova vita del padre e ritrovare, forse, quella “serenità” che aveva dietro la cortina di ferro.

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