Recensione su Gone Baby Gone

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10 Giugno 2012

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Credo che Affleck, qui alla sola regia, apprezzi il cinema di Clint Eastwood (e credo siano pochi quelli che non lo fanno 😀 ).

Questo suo lavoro, per esempio, ricorda molto i temi di Mystic River (il personaggio di Casey Affleck è fortemente inserito nel tessuto sociale in cui deve operare, come quello di Kevin Bacon) e la struttura narrativa di Changeling (la storia si articola intorno ad un evento, poi lo accantona, ritornandovi sopra in seguito ad un fatto correlato e, guarda caso, si tratta sempre di vicende che hanno per protagonisti dei bambini).
Ok, ok, ok: Changeling è posteriore a questa pellicola, tant’è non sono riuscita ad evitare di pensarvi e di dirvelo 😀

Miei sproloqui a parte, la storia mi è piaciuta fino ad un certo punto: il finale eccessivamente lungo ed il comportamento ultimo del protagonista mi hanno tolto tutto il piacere della visione.
Nei giorni scorsi, ho visto Piovono pietre di Ken Loach: entrambe le pellicole parlano, in ultima istanza, di coscienza, senso della giustizia, rapporto con il peccato e della famosa “cosa giusta da fare”. Mentre nel film di Loach il senso della realtà ha (per fortuna) il sopravvento, qui la rettitudine estrema fa grossi danni e lascia un pessimo sapore in bocca.

Bravo Ed Harris, è difficile che mi deluda (finora, c’è riuscito solo in The Hours), sempre così roccioso e limpido.

1 commento

  1. verons / 26 Dicembre 2012

    Il film ricorda molto Mystic River perché entrambi sono tratti da due romanzi dello stesso autore: Dennis Lehane 🙂

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