Una setta che si crede una religione / 29 Agosto 2017 in Going Clear: Scientology and the Prison of Belief

Sapevo già una buona parte delle cose oscene che succedono. Avendo letto il libro della nipote di Miscavige. Però questo film mette in luce cose secondo me ancora più crude. Mi fanno pena queste persone che ci sono dentro, sono li per il lavaggio del cervello. E buona parte per debolezze, chissà in quanti sono entrati come drogati, oppure dietro ad un lutto devastante. Per fortuna che alcuni di loro con forza di volontà ne sono usciti. Anche se ricominciare da zero è davvero brutto. Sopratutto quando magari ti trovi 30 anne, senza soldi, senza un conto, senza un lavoro e magari con la famiglia ancora nella setta.

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3 Aprile 2015 in Going Clear: Scientology and the Prison of Belief

Mi aspettavo un maggiore fattore di scandalo, quindi di denuncia. Le uniche prove visive della ridicolaggine di Scientology sono semplicemente quelle già pubbliche: Scientology è un culto new age finalizzato al raggiungimento della serenità dello spirito e, pensando in grande, della pace nel mondo. Fondato negli anni ’50 da L. Ron Hubbard, un ufficiale della Marina in disgrazia, poi autore di fantascienza. Le pratiche per la “misura” di questa serenità spirituale sono pseudoscientifiche; la narrazione dell’origine dell’umanità è fantascientifica. Ma questo si sapeva già.
Quello che il documentario prometteva di denunciare era la deriva autoritaria che la gerarchia di Scientology avrebbe preso negli ultimi anni, in particolare dalla morte di Hubbard e con l’aggravarsi delle critiche esterne e interne. Ma su questo il documentario porta soltanto testimoni orali, i cui racconti sono chiaramente plausibili, visto che è palese il livello di paranoia raggiunto dai dirigenti della Chiesa. Ma da come si era ribellata Scientology alla distribuzione di questo film mi aspettavo qualcosa di più decisivo.

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