Gloria / 12 Novembre 2013 in Gloria
Il film racconta la storia di una donna di 58 anni, divorziata, con un bel lavoro, due figli grandi che affronta con maturità e passione la propria età.
Subito, ahimè, viene facile un confronto di genere perché il suo omologo maschile, il nuovo compagno, sembra non riuscire a provare altrettanta lucidità e dignità.
Diciamo pure che non se la cava meglio neppure l’altro protagonista maschile, l’ex marito, che si risposa una bella e più giovane compagna, dice di essere stato molto innamorato nel rivedere le foto del giorno del loro matrimonio ed è divorziato oppure dice, quasi piangendo, di essere dispiaciuto di non essere stato presente nei momenti importanti della vita della figlia ma in realtà continua a mancare (non sa neppure che la figlia è incinta e di chi).
Insomma, alla fine, ancora una volta si conferma la capacità, forse esclusivamente femminile, della donna di accettarsi, di essere matura, saper convivere con lo spettro della morte, con le gocce di collirio contro il glaucoma ma ancora cogliere la bellezza (la ruota del pavone) e amare e donare danzando tutti gli attimi che ancora ha la possibilità di vivere.
Stupenda interpretazione della protagonista femminile, bellissimi i suoi primi piani, nessuna patina: Gloria è una donna vera.

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