Visioni. / 22 Agosto 2013 in Rintocchi dal profondo

Dieci è tanto come voto per un film.
Probabilmente il film non vale dieci, probabilmente si.

Il punto è che non siamo di fronte a un film normale, secondo me il contenuto è trasmissibile anche senza parole perché diciamocelo un film di Herzog (quando il ragazzo si impegna e il 90% dei casi si impegna) arriva al cuore anche se fosse muto. Non che lo sia ma, se il regista avesse puntato solo sulle immagini, il messaggio sarebbe arrivato ugualmente. Perché ?
Bells from the deep nel voler essere un documentario è più di un mero documentario. Nei 60 minuti che trascorreremo assieme al regista si avrà modo di conoscere una specie di Gesù Cristo Russo (Vissarion, un ex-Armata Rossa, ex-poliziotto russo; alcuni suoi ex-colleghi in interviste, non facenti parte la pellicola, hanno
affermato che Sergej Vissarion non è stato sempre così, come un capellone dalla tunica e Verbo facile ma che quando inseguiva i criminali e gli
ordinava di fermarsi, essi, quasi illuminati, si inginocchiavano immediatamente davanti a lui) un profeta della Russia post-comunismo.
Herzog riesce a catturare volti, espressioni, persone legate alla religione ortodossa, legate alla Fede e alla superstizione.
Si assiste a un esorcismo, a un battesimo dove un un bambino viene lanciato in acqua più volte, si fa la conoscenza di un suonatore di campane il quale ha perso i genitori sotto le purghe Staliane l’importanza del suo lavoro, la sacralità nelle sue azioni. Viene dato molto spazio a quella che sembra un mito legato alla tradizione locale riguardante la città di Kitezh e i mongoli.
Durante un’invasione, nei momenti precedenti all’invasione mongola, gli abitanti di Kitezh pregarono Dio di essere salvati.
Allora Dio pose la città sul fondo di un profondissimo lago.
Mentre una vecchietta, ella sostiene di aver avuto degli incontri soprannaturali, ci spiega come a volte si possono ancora sentire i rintocchi della campana della cattedrale provenire da quella grande profondità, vediamo due personaggi strisciare sul lago ghiacciato.

Un film visionario, fantastico.
Meglio di uomini con la testa di coniglio o balletti buttati qua e là
(ogni riferimento a Lynch è puramente casuale).
Se poi volete un’esperienza completa, sempre del mitico Teutonico,
vi consiglio Cuore di vetro. Questa dritta è per quelli che si vogliono fare “male”,
i veri hardcore.

DonMax

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