Gli orrori del castello di Norimberga
/ 19726.422 votiDiscendente diretto del barone Otto Von Kleist, il giovane Peter si reca nell'antico castello in cui ha vissuto il suo vecchio antenato per verificare se le cose che si dicono sul conto di quest'ultimo siano vere. Durante la sua visita al maniero, il ragazzo commetterà l'errore di richiamare in vita il barone.
schizoidman ha scritto questa trama
Titolo Originale: Gli orrori del castello di Norimberga
Attori principali: Joseph Cotten, Elke Sommer, Massimo Girotti, Antonio Cantafora, Umberto Raho, Luciano Pigozzi, Nicoletta Elmi, Dieter Tressler, Rolf Halwich, Gustavo De Nardo, Valeria Sabel, Rada Rassimov, Mostra tutti
Regia: Mario Bava
Sceneggiatura/Autore: Vincent Fotre, Willibald Eser, Mario Bava
Colonna sonora: Stelvio Cipriani
Fotografia: Mario Bava
Produttore: Samuel Z. Arkoff, Alfredo Leone, J. Arthur Elliot, James H. Nicholson
Produzione: Germania, Italia
Genere: Horror
Durata: 98 minuti
Dove vedere in streaming Gli orrori del castello di Norimberga
Uno dei canti del cigno di Mario Bava, un film che mette in risalto le ancestrali paure dell’uomo(il fantasma, il buio, il castello abbandonato sul quale pende una maledizione) diretto in modo magistrale e con una fotografia magnifica.
Credo che sia il film che abbia sancito la fine del gotico anni ’60, non il migliore di Bava(artisticamente i suoi anni migliori erano ormai finiti) ma per me ugualmente ottimo.
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Tardo gotico uscito ben oltre la sua naturale data di scadenza. Un film ben fatto, dalla matrice classica, che però nulla poteva contro il vento fresco della nuova hollywood.
Lavoro minore di un sempre raffinatissimo Mario Bava (sempre sia lodato) che con la sua fotografia ricca di tagli di luce rende suggestivo guardare anche solo un pezzo di muro grezzo. Come detto il film esce ben oltre la morte del genere e si nota una certa stanchezza nello stesso Bava nel riproporre situazioni già affrontate in passato. La storia è risibile ma con una buona realizzazione tecnica senza contare la solita maestria registica nel nascondere i limiti della produzione e non ostentarli.
Voto: 6,5
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