8 Recensioni su

Giustizia privata

/ 20096.7319 voti

Vendetta o giustizia? / 8 Aprile 2023 in Giustizia privata

Bel film di vendetta.
Due criminali irrompono nella casa di Clyde Shelton (Gerard Butler), lo tramortiscono e uno dei
due stupra e uccide la moglie e la figlia. I due vengono arrestati grazie alla testimonianza di Clyde ma il procuratore Nick Rice (Jamie FOxx) preferisce andare sul sicuro e vincere la causa, condannando alla pena di morte quello che aveva assistito alla violenza dell’altro e lasciando libero dopo 3 anni il “vero” responsabile.
Come il titolo suggerisce siamo dalle parti della giustizia privata quando la legge “fallisce”;
però mi aspettavo più un film alla “Giustiziere della notte” e invece il film mi sorprende rivelando un piano di Clyde
più complicato del previsto. Clyde infatti in mente azioni decisamente più complicate per mettere in
piedi la sua vendetta ed è decisamente determinato a raggiungere il suo obiettivo.
Il film ha un buon ritmo, con una discreta dose di violenza.
Nel resto del cast Colm Meaney nei panni del detective Dunnigan, Bruce McGill è Cantrell (il procuratore
distrettuale), Leslie Bibb è Sarah Lowell.

Leggi tutto

davvero gran bel film / 31 Ottobre 2015 in Giustizia privata

questo film rispecchia la maggior parte di noi..che di fronte alle tante ingiustizie si ritrova (purtroppo) ad dover fare da solo…da li in poi il genio unito alla “follia” alla disperazione ecc da vita a una trama bella e coinvolgente,lo consiglio a tutti

23 Maggio 2015 in Giustizia privata

Gerard è un attore coinvilgente….film visto e rivisto..non stanca mai!

12 Febbraio 2014 in Giustizia privata

Film con delle buone premesse, un incipit interessante e qualche spunto di riflessione non male, ma che perde totalmente di interesse, almeno secondo me, quando il protagonista passa il segno, spingendosi oltre con un gesto che non trova giustificazione e che costringe lo spettatore ad un brusco risveglio dall’empatia che si poteva essere creata con un personaggio.
Si perchè il personaggio interpretato da Gerald Butler è portatore di una condizione umana estrema ma in cui ci si può identificare, se si pensa ai temi del sistema che schiaccia l’individuo e della vendetta come mezzo per tentare di esorcizzare i demoni del nostro passato.
Il problema, e qui nasce il voto basso che mi sono sentita di dargli, sta proprio nel fatto che il protagonista passa il segno, spingendosi oltre il tollerabile, oltre il comprensibile, oltre il giustificabile.
Questo interrompe l’empatia con lo spettatore, che si trova improvvisamente ad osservare tutto dall’esterno, completamente estraniato dalle immagini che scorrono sullo schermo, così venendo meno quel coinvolgimento che ci porta a sentirci parte di ciò che stiamo guardando anzichè seduti su una poltrona o su un divano qualsiasi.
Peccato, poteva essere molto più di questo.

Leggi tutto

15 Novembre 2013 in Giustizia privata

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Film fantastico, la trama estremamente eccitante, è un film che ti prende senza dubbio…ma quanto ho odiato il finale!!! Cosa volevano dimostrare? Che il bene (lo Stato) vince sul male (un cittadino che ha visto la sua famiglia torturata da due criminali che l’avrebbero passata liscia senza il suo intervento)?? Mi ha infastidito parecchio questa cosa!!

Leonida vs Django. / 17 Aprile 2013 in Giustizia privata

Per la regia di Felix Gary Gray, questo film del 2009 è la classica pellicola che piace tanto al grande pubblico: un uomo subisce una grande ingiustizia e quindi, nonostante i suoi metodi violenti e anarchici, gli spettatori si immedesimano nella storia e fanno il tifo per lui. Piuttosto banale se vogliamo, ma almeno qui la realizzazione è stata buona; il merito è in gran parte dei due attori principali e dell’uso che viene fatto della città di Philadelphia, dove è ambientata la pellicola. La città natia di Benjamin Franklin è infatti ben mostrata, e grazie a questo non si ha l’idea, come accade in molti film, di una scenografia che serva solo da asettico palcoscenico senza nessun legame con la trama. Al contrario, è utile usufruire dell’ambientazione perché dà più realismo all’intera vicenda e contribuisce a tenere alta l’attenzione dello spettatore. Per quanto riguarda nello specifico la città della Pennsylvania, questo accurato uso è stato fatto anche in Rocky, il migliore della serie (forse l’unico buono), in cui il protagonista vaga letteralmente per i vicoli e le grandi strade durante i suoi allenamenti, oltre a mostrare il celebre Museum of Art. In Giustizia privata, titolo che illustra il film (un po’ come Kill Bill), assistiamo ad una partita a scacchi con giocatori dalle caratteristiche opposte: il personaggio di Butler è violento ed estremo, ma allo stesso tempo molto attento al suo obiettivo e ai mezzi da utilizzare per raggiungerlo; l’altro (Foxx) è invece in affanno e quasi sempre una mossa indietro, ma altrettanto desideroso di battere il suo avversario e capire qual è la strategia che ha in mente per fare scacco matto. La regia di Gary Gray (abituato ai duelli mentali tra uomini e all’azione, avendo diretto anche Il negoziatore con Samuel L. Jackson e Kevin Spacey) offre molto spazio ai due sfidanti, e grazie alle loro interpretazioni e alla buona sceneggiatura di Kurt Wimmer (il dottor Jeckyll e mister Hyde della scrittura, che alterna mezze porcherie come Sfera, Ultraviolet e Salt a buoni film come Equilibrium e questo) il risultato è ampiamente sopra la sufficienza. Buon montaggio di Tariq Anwar (due Nomination agli Oscar per American Beauty e Il discorso del re) e musiche di Brian Tyler, che si diverte come un bambino quando deve fare da accompagnamento sonoro a film d’azione, avendo fatto praticamente solo quelli (Fast & Furious dal terzo al sesto di prossima uscita, i due Mercenari e il prossimo Iron Man 3, insomma pellicole di grande spessore).

Leggi tutto

Eh, il Gerard / 21 Gennaio 2013 in Giustizia privata

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Parliamone sinceramente, ho avuto un attacco di caccarella nei primi 5 minuti.
Famigliola carina, lalalààà “papiiii, è pronta la cena!” e poi DLIN-DLOOONG: si apre la porta della fine del mondo. Ma poi veramente succede così, cioè veramente non si sa mai a chi si può aprire la porta e poi in America non stanno, veramente, molto bene.
Lui vuole solo una cosa, giustizia, e se la giustizia non fa il suo corso uno cosa fa? Si fa giustizia da solo, compra capannoni, allestisce una sala delle torture e poi, dopo un bel po’ di escogitazione, va a prendere il vero cattivo, ma siamo sicuri che sia solo lui il cattivo?
E come vanno puniti i cattivi? Facendone spezzatino, che domande.
Commesso il delitto, viene trovato e portato davanti un giudice e lui, non vuole avvocati, lui, si difende da solo, e riesce pure a spuntarla! e cosa fa ordunque? Inveisce contro il giudice facendo vedere come, un assassino come lui, possa comunque scappare alla giustizia! Allora viene rinchiuso, ma lui uccide una persona con l’osso di una braciola -si dice che troppa carne uccida ma, usare l’osso come un coltellino? Tanto di cappello alla crudeltà del Gerard-
Comunque è una continua uccisione di innocenti solo perchè l’avvocato, a cui si era rivolto, non ha mantenuto la parola (me cojoni).
Cruento, l’ho visto in spagnolo una sera in cui tutti i coinquilini erano tornati a casa, superfluo dire che ho chiuso con tutte le mandate possibili la porta. 🙂

Leggi tutto

29 Settembre 2012 in Giustizia privata

Dopo qualche anno ho rivisto Giustizia privata (e voglio cogliere il doppio senso di privata, ma sarò l’unico, boh) e ne approfitto per commentarlo qui.
Adoro i film basati sulla vendetta, c’è poco da fare! Odio cieco, indirizzato semplicemente ad eliminare chiunque abbia partecipato ad un’ingiustizia.
Peccato per gli ultimi 5 minuti, sottotono.

inserisci nuova citazione

Non ci sono citazioni.

Non ci sono voti.