Recensione su La ragazza con l'orecchino di perla

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18 Agosto 2011

E’ sempre sbagliato vedere un film dopo aver letto il libro e anche in questo caso e’ stato cosi’.
In verita’ sia il libro che il film sono belli, simili ma diversi. Tutti e due lenti, introspettivi con bellissime immagini (o descrizioni di immagini). Le differenze sono dovute ai due mezzi.
Soprattutto i rapporti fra i personaggi mi sono sembrati diversi.
Griet e l’altra serva faticano molto nel libro a comprendersi, forse e’ la peggior nemica che ha in casa alemno all’inizio, mentre nel film legano quasi subito e la vecchia serva e’ di grande aiuto.
Griet e la figlie piu’ grande si detestano, ma nel film non si capisce bene perche’.
Griet nel film sta con il figlio del macellaio pare solo per ripicca contro Vermeer: si fa baciare quando lui la evita, si concede quando lui ha messo incinta la moglie. Nel libro il loro rapporto pare piu’ normale: il ragazzo la corteggia e lei si concede perche’ attratta, ma non si decide a sposarlo perche’ invaghita di Vermeer
Il rapporto piu’ difficile ovviamente e’ quello fra Griet e Vermeer. Nel libro mi era parso moto piu’ sbilanciato dalla parte della ragazza. Vermeer resta sempre un figura di sfondo, che apprae e scompare, duro, completamente assorbito dalla sua arte, dai suoi colori. L’attrazione per Griet e’ dovuta soprattutto alla comprensione della ragazza per i colori. Nel film invece pare davvero ammaliato: la difende, le parla, solo nella scena finale volta la testa quando lei viene cacciata.
La differenza piu’ grande pero’ fra libro e film e che davvero manca e’ la descrizione della maniacalita’ del pittore. Griet quando pulisce la stanza di Vermeer inventa un modo per rimettere gli oggetti nella stessa identica posizione in cui erano prima di pulirli e, soprattutto, nella scena dell’orecchino Vermeer le fa mettere anche l’altro, anche se non si vede, perche’ deve essere reale, simmetrico.
Il film e’ comunque un buon film, forse un po’ lento per i miei gusti. La Johansson bellissima e molto espressiva, Firth affascinante, trasandato al punto giusto, padrone nel suo laboratorio ma sottoposto in casa.

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