Com’è difficile essere genitore / 11 Aprile 2013 in Girl in Progress

Se poi uno dei due manca è un vero dramma. E quello che purtroppo vive sin dall’infanzia Ansiedad, figlia di ragazza madre Grace. L’adolescente vuole tentare di dimenticare il suo passato troppo doloroso oltre che per la mancanza del padre (e viene presa in giro per questo, incredibile ma vero…) anche per la vita della madre decisamente non perfetta.
Il tentativo di chiudere con il passato gli fa perdere molti valori.
Il finale è cinematografico e quindi facile da capire e quindi non reale.
Ma comunque viene interpretato bene soprattutto proprio da Ansiedad.
Ci sono diversi spunti di condanna della loro situazione: l’amante di lei con un matrimonio in crisi che vuole stare con Grace ma della figlia proprio non se ne peroccupa; il dolore per la mancanza di un padre che ormai parte della vita della ragazza; il tentativo di cancellare una parte della propria vita cercando di essere quello che uno non è; il tentativo di risalire in un rapporto finito e non vedere il dramma interno alla propria famiglia…
Si affrontano i problemi e non si chiude tutto nel cassetto. I miracoli non esistono…
Non è male come tema anche se poi scade nel banale e ovvio…

“Niente è così o bianco o nero come sembra e l’amore è molto più complicato e bello di quanto potrai mai immaginare”

Un 6 se lo prende.
Ad maiora!

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