Recensione su Ghostbusters II

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Un peccato, perché poteva benissimo essere pari al primo / 26 Novembre 2021 in Ghostbusters II

Ghostbusters 2 uscito nel 1989 resta ancora oggi un enigma. Nonostante il buon successo al botteghino ed a livello di marketing, il film venne etichettato come un fallimento e soltanto col tempo ha ricevuto una rivalutazione positiva. La pellicola va detto che ha avuto dei problemi sin da subito, realizzata per pura scelta di marketing più che per vera voglia di continuare la saga. Le premesse però erano positive, il cast insieme al regista avevano un ottimo rapporto ed erano stati riconfermati tutti per il sequel, con una trama molto interessante. Qualcosa però è stato cambiato in corsa, incidendo molto sul film e sui protagonisti, specialmente Bill Murray che ricorderà negativamente l’esperienza ed restando deciso a non tornare in altri ipotetici sequel. La trama di fondo non è neanche male, l’alchimia tra il cast ed il regista è la stessa, e si ha l’impressione in alcuni punti di star vedendo un continuo vero e proprio del primo film. Le noti dolenti iniziano ad intravedersi quando si nota che il film è stato realizzato e modificato per essere più family friendly possibile, tanto da rendersi conto come sia cambiato il tono ed anche il linguaggio rispetto al primo Ghostbusters. Evidente anche come nel film siano state rimosse intere sequenze e lasciate alcune scene senza una continuazione logica ed altre montate non in modo sensato. Questi difetti purtroppo vanno a minare il risultato finale della pellicola, che lascia l’amaro in bocca dato che nel complesso il film non era per niente male. Nonostante infatti questi difetti, Ghostbusters 2 vanta effetti visivi di livello come il primo film, stesso cast e regista che insieme regalano sempre momenti unici. Un peccato, perché se con tutti questi problemi la pellicola resta godibile e sufficiente, cosa sarebbe stato Ghostbusters 2 se fosse stato trattato come si deve?

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