Ghost Son

/ 20073.914 voti
Ghost Son

Stacey e Mark sono una giovane coppia di innamorati. Vivono felici a contatto con la natura, in una grande fattoria immersa nella magnifica savana africana. Il loro idillio viene spezzato quando Mark muore prematuramente in un incidente d'auto… Stacey, depressa e sconsolata, fatica inizialmente a trovare un motivo per continuare a vivere, ma riesce a trovare la serenità in Martin, il bimbo che Mark le ha lasciato come ultimo dono del loro amore. Ma Martin è davvero suo figlio o è il fantasma stesso di Mark? Stacey, giorno dopo giorno, è sempre più in preda ai dubbi…
Anonimo ha scritto questa trama

Titolo Originale: Ghost Son
Attori principali: Laura Harring, John Hannah, Pete Postlethwaite, Coralina Cataldi-Tassoni, Mosa Kaiser, Laura Susanne Ruedeberg, Jake David Matthewson, Mary Twala, Vanessa Cooke, Jeremiah Ndlovu

Regia: Lamberto Bava
Sceneggiatura/Autore: Silvia Ranfagni, Lamberto Bava
Colonna sonora: Paolo Vivaldi
Fotografia: Tani Canevari
Costumi: Michela Marino
Produttore: Marco Guidone, Pino Gargiulo, Enzo Giulioli
Produzione: Italia, Sud Africa, Spagna, Gran Bretagna
Genere: Drammatico, Thriller, Horror
Durata: 97 minuti

Dove vedere in streaming Ghost Son

Ritorno di Lamberto Bava al mondo dell’horror e del soprannaturale con risultati non troppo soddisfacenti. / 30 Marzo 2021 in Ghost Son

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ritorno di Lamberto Bava al mondo dell’horror e del soprannaturale con risultati non troppo soddisfacenti, un thriller scipito che cade ben presto nella noia e nel “già-visto”.
Storia di base presa in prestito da “Ghost” di Zucker(lo stesso Bava ha ammesso di essersi apertamente ispirato a questo film) con una venatura horror che con l’avanzare dei minuti si fa sempre più ridicola, oltre che incoerente, agli occhi dello spettatore(l’idea del neonato posseduto non è poi così male, però ipotizzare l’incattivimento del fantasma perché lei non ha avuto la forza d’animo o il coraggio o quel che si voglia pensare di seguirlo mi sembra decisamente un tantino assurdo).
Un’ora e mezzo abbondante di film che scorre in modo troppo lento, senza particolari scene clou, senza alcun pathos, risolvendo poi il tutto con il classico “happy-end” fatto di buoni sentimenti.
La scena poi del geyser di vomito da parte del bimbo, copiata ovviamente da “L’esorcista” di Friedklin, è quanto mai ridicola, così come il neonato che parla con la voce del padre defunto.
Gli attori sono più che validi, anche se non sfruttati come si deve, Pete Postlethwaite si vede pochissimo, mentre Laura Harring, la mora di Mulollhand Drive, sembra piuttosto convincente nel suo ruolo.
Gli effetti speciali di Sergio Stivaletti sono, come sempre, di ottimo livello così come la fotografia di Giovanni Canevari e le musiche di Paolo Vivaldi, ma in generale non si può di certo considerare questo “Ghost Son” come un film riuscito, anzi tutto il contrario.

Leggi tutto

1 Aprile 2011 in Ghost Son

Noioso: questo è il primo aggettivo che mi viene in mente pensando a questa pellicola. La storia è vista e rivista (la mamma che mette al mondo un figlio concepito non si sa come, forse in sogno, forse con lo zampino di qualche spirito che passava di lì), gli attori da soap-opera, i dialoghi sono di una banalità sconcertante tanto che i doppiatori non si sprecano più di tanto (e si sente), ma dopotutto di quanti filmoni hollywoodiani campioni di incassi si può dire lo stesso? E allora dov’è il problema in questo film? Non lo so, so solo che ogni singola scena che dovrebbe farti sobbalzare in realtà ti porta verso la sentita decisione di cambiare canale, smascellandoti dagli sbadigli: per me sarebbe perfetto rivederlo in aereo, visto che non riesco mai a prendere sonno in volo! Concedo un 4 solo perchè è ambientato nel paese più bello del mondo e mia patria elettiva, il Sud Africa, ma per il resto è tutta fuffa.

Leggi tutto
inserisci nuova citazione

Non ci sono citazioni.