Recensione su Ghost in the Shell

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Un guscio senza spirito dentro / 27 Luglio 2017 in Ghost in the Shell

Ghost in the Shell si può tradurre come «spirito nel guscio»; ma questo film è un guscio senza spirito dentro. I soliti vecchi stilemi cyberpunk (città asiatica, annunci pubblicitari colossali, confusione tra androidi e umani, etc.) racchiudono un vuoto di idee pressoché totale. Per averne la riprova basta guardare le scene di azione, che non riescono a regalare nemmeno un’emozione – segno sicuro del fallimento di un film di questo genere.
Eppure il materiale di base c’era: cosa avrebbe potuto fare per esempio un regista più dotato con le geishe robot nella scena dell’incontro tra la Hanka e gli africani?
All’attivo rimane del film quasi solo Scarlett Johansson, seppur costretta dentro un’imbarazzante tutina color carne e col bel volto perennemente corrucciato.

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