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Ghost Dog - Il codice del samurai

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Un samurai con la pistola / 28 Settembre 2020 in Ghost Dog - Il codice del samurai

Un film per un pubblico giovanile. Pieno di contaminazioni bizzarre, a partire dalla cultura samurai con quella afro americana…poi ci metti la mafia italo americana…Il contrasto vi è anche tra l’aspetto drammatico è la comicità di alcune situazioni..vere e proprie gag…mirate probabilmente a prendere in giro la mafia italoamericana: vecchia e ridicola. Ci metti anche la scelta del protagonista che non è un van damme, come di consueto per questi ruoli..insomma il tutto abbastanza grottesco. Carina la musica, interessanti le citazioni giapponesi, cinema di fantasia e curato nei dettagli.

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13 Gennaio 2013 in Ghost Dog - Il codice del samurai

Gangster, bande e criminalità organizzata dal punto di vista di Jarmusch che riesce a estrarre un’opera sottile e filosofica, ed estremamente insolita per il genere, di per sè piuttosto classico, dove persino i silenzi riescono a esprimere un concetto.

Hagakure in pellicola / 5 Gennaio 2013 in Ghost Dog - Il codice del samurai

New Jersey
Ghost Dog è un sicario della mafia.
Un sicario solitario, un sicario alla Léon ma non è italiano.
Ghost Dog è silenzioso come la morte, è l’ultimo Samurai, una anacronistica figura che lotta, nell’era moderna, segue l’ antico codice del libro “Hagakure” di Yamamoto Tsunetomo. Ghost Dog è nero, è afroamericano e vive solitario in una sporca terrazza, in una capanna all’ultimo piano di un palazzo abbandonato
Vive per combattere e servire, conduce una vita spartana.
Il suo unico interesse, allevare dei piccioni
Il suo unico lavoro, servire colui che otto anni dietro gli salvò la vita, il suo padrone, Louie un mafioso italoamericano.
Dopo ogni omicidio Ghost Dog invia al suo signore un messaggio, attraverso un piccione viaggiatore,
Tutto prosegue per il verso giusto, fin quando nell’adempimento di uno dei suoi contratti non si viene a trovare faccia a faccia con la figlia del padrino. Da quel momento le cose si complicheranno. Diventa un facile bersaglio ma deve rispettare il suo codice.
La caccia all’uomo comincia…

Note del Don.
La cosa bella del film, oltre alle citazioni al libro Hagakure che consiglio di leggere, è rivedere nella pellicola, il magico Henry Silva, celebre dalle nostre parti (in Italia intendo) poiché attivo soprattuto nei polizieschi. Ne ricordo qualcuno: La mala ordina; Milano odia la polizia non può sparare; il boss; il trucido e lo sbirro; poliziotti violenti. Ultima curiosità la colonna sonora è del rapper RZA, il nome probabilmente non vi è nuovo visto che è quello di “The man with the iron fist”.

DonMax

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