Recensione su Geostorm

Buon film catastrofico sui cambiamenti climatici.
Siamo nel 2019 e in seguito alla crisi climatica globale, gli Stati del mondo hanno collaborato alla costruzione di un sistema satellitare globale (Dutch boy) in grado di monitorare e governare il clima sotto la supervisione di Jake Lawson (Gerard Butler). Ma Jake durante una seduta del Senato viene fatto fuori dal progetto, alla cui guida viene messo il fratello Max (Jim Sturgess).
Quando tre anni dopo si verificano degli eventi climatici inspiegabili, Max sarà costretto a chiamare il fratello per cercare di risolvere il problema e scoprirne le cause.
Buon ritmo, qualche rapporto famigliare contrastante, una catastrofe incombente sono gli ingredienti classici dei film catastrofici e questa pellicola non si discosta dal filone. Come spesso accade non si deve cercare di pensare troppo agli elementi scientifici (il fatto che Jake vada nello spazio senza nessuna preparazione, dopo che per tre anni non ha fatto nulla a riguardo, mi sembra strano) ma godersi il ritmo e un po’ di suspense.
Nel resto del cast da citare Abbie Cornish nei panni dell’agente Sarah Wilson, fidanzata di Max; Ed Harris è il Segretario di stato, Andy Garcia è il presidente degli Usa.