2 Settembre 2013 in Gastone

1920.
Gastone (Alberto Sordi) è un danseur mondain che balla con eleganza sulle piste e intrattiene delle danarose signore. Quando conosce l’ambiziosa servetta Naninna (Ferrero), crede di aver trovato una perfetta compagna di lavoro.
Il Caso vuole che la servetta in questione inizierà una proficua carriera nel mondo del varietà e Gastone si avvia verso il tramonto ma…

Nel 1960 Alberto Sordi era l’attore più pagato del panorama Italiano, l’anno prima con “La Grande Guerra” vede coronato il suo successo dimostrando di saper spaziare di genere in genere.
Insomma, un successo dalla critica che i film comici difficilmente avrebbero fatto avere.
Rivedendo “Gastone”, quindi, non si può fare a meno di chiederci il motivo per cui decida di interpretare Gastone. Premetto dicendo che Albertone è uno degli attori che più mi piacevano durante l’infanzia (anche se ho conosciuto l’ultima fase Sordiana) e tuttora (spulciando i vari film con personaggi tipo e non), purtroppo però la pellicola in questione mi ha lasciato molto deluso.
La trama fin troppo sempliciotta, poco accattivante, un Dandy Sordi, la critica che lo ha apprezzato ( più o meno), un contesto anni ’20 fra nostalgia e satira.
Insomma con un po’ più di forza il regista (Bonnard) avrebbe potuto fare di Gastone un signor film e non un mero ricordo degli anni passati o di una giovinezza passata.
Ai posteri

DonMax

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