7 Recensioni su

La mia vita a Garden State

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14 Settembre 2013 in La mia vita a Garden State

Un film per tutti coloro che, come me, hanno superato una certa soglia d’età e non sanno cosa fare della loro vita, un film dedicato a tutti coloro che, guardandosi indietro, non vedono altro che nostalgia e rimpianto.
Zach Braff, il dottore di “Scrubs”, qui alla sua prima esperienza come regista, dà vita a un film dolce-amaro, commovente e delicato, la storia di un ragazzo represso dal rimorso che ri8uscirà in qualche modo a riprendere le redini della sua vita grazie all’amore di una ragazza.
Molto bravo Braff nel raccontare e nell’affrontare un disagio che accomuna molti nati nella mia generazione, noi figli di una società che ci ha distrutto ormai ogni ideale e che siamo alla disperata ricerca di un posto nel mondo, di una quiete nella nostra tormentata vita…devo dire che ho pianto molto, la vita di Andrew è identica alla mia, una vita vuota, triste, sempre in eterna solitudine, una vita alla disperata ricerca di una persona da amare e da cui essere amata…
Buona la prova recitativa di Braff(attore che non mi piace granché) e ottima quella della Portman, bellissima, dolcissima, assolutamente perfetta nel suo ruolo da eterna sognatrice, un po’ come lo sono io.
Un film dolce e delicato come una carezza, un film scritto e recitato con il cuore, vero, doloroso, uno di quei film che ti danno una flebile speranza anche quando pensi che speranza, ormai, non ce n’è più.
Lo consiglio, davvero.

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9 Settembre 2013 in La mia vita a Garden State

Vedere J.D e Sheldon Cooper seduti alla stessa tavola, fa bene al cuore.
Per il resto, un film che non decolla mai del tutto con un finale da cliché.

9 Marzo 2013 in La mia vita a Garden State

E’ carino, piccolo piccolo e semplice. La prima metà è quella che ho preferito di più; nella seconda ci si lascia un po’ andare a facili moralismi e discorsi lacrimosi ( avrei preferito ben altro finale)… Natalie Portman è convincente, anche se il suo personaggio poteva essere esplorato ancor di più. Belle la colonna sonora e la fotografia.

13 Gennaio 2013 in La mia vita a Garden State

Ironico e sentimentale, non annoia portando una storia ordinaria stando lontano dalla banalità di tante altre pellicole del nuovo ‘cinema indipendente’ americano, mantenendo leggerezza nonostante dia spunti di riflessione.

Medio+ / 20 Novembre 2012 in La mia vita a Garden State

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Secondo me merita un poco in più di un sei. Nonostante l’interpretazione della Portman non mi sia piaciuta più di tanto, non son d’accordo con chi lo giudica lento e a tratti noiosetto. Credo sia voluto, in fondo è tutto funzionale allo stato di apatia acuta del personaggio (lui lo autodefinisce atarassia, ma credo sia proprio apatia, come si stupisce anche il neurologo dicendogli “Con tutto il litio che hai preso mi stupisce che tu riesca ancora a provare qualcosa”), che viene incrinata un poco durante il film, giusto un po’, quel tanto che basta per capire che è bene provare e spezzarla del tutto. Certo, in alcuni punti la trama è un poco banale, ma in fondo funzionale. Anche il finale “romantico” , non pone l’accento su “E vissero felici e contenti” ma sull’incerto “E adesso? Adesso cosa facciamo?”.
Non può essere un otto, ma un sette si può dare, o almeno questa è la mia opinione.

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28 Ottobre 2012 in La mia vita a Garden State

Un buco nell’acqua per Zach Braff…
Il film ha un ritmo lento che non è sostenuto da dialoghi incisivi, o da una regia ben precisa infatti in alcuni punti il film arranca, risultando noioso. La regia non ha punti di originalità come pure la scenografia e le interpretazioni sono sotto tono. Nonostante tutto, ci sono alcuni spunti interessanti e verso la fine il film prende una buona piega, però senza mai decollare.
Devo dargli sei perché non è né un film brutto, né un film originale o bello, non è nè carne nè pesce, non è una commedia, ma non è un film drammatico, oer me, Zach Braff non sapeva proprio che direzione dare alla sua opera.

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Sì, sì, carino, ma… / 25 Ottobre 2012 in La mia vita a Garden State

ma ammetto che ero molto tentata di dargli 6. Come al solito troppe aspettative poi rischiano di non farmi apprezzare adeguatamente il film.
“La mia vita a Garden State” mi è piaciuto, ma non è stato questa rivelazione che mi aspettavo e di cui tutti parlano. Anzi, in alcuni punti è stato davvero lento e noiosino e perfino un po’ banalotto e scontato. Ciò non toglie che Zach Braff e Natalie Portman siano davvero adorabili insieme (e in effetti il film funziona soprattutto per questo).
La mia parte preferita è il cameo di Sheldon Cooper (sì, va be’, l’attore che lo interpreta) vestito da cavaliere.

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