Gangs of New York
/ 20027.1573 votiSeconda metà del XIX secolo, New York. Nella zona dei Five Points, dove convergono la Bowery e la Broadway, si scontrano le bande dei Nativi, nati e cresciuti in terra americana, e quelle degli emigrati, tra cui spicca quella degli irlandesi Conigli Morti, l'una capeggiata da Bill The Butcher, l'altra dal Reverendo. Quando questi resta ucciso durante una battaglia, il figlio, Amsterdam, viene mandato in riformatorio. Uscito di galera molti anni dopo, il ragazzo vuole riportare in auge la banda del padre, bramando vendetta nei confronti di Bill e di chi ne ha tradito la memoria, passando alle fila nemiche. Per mettere in atto il suo piano, Amsterdam si insinua nel gruppo di Bill.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Gangs of New York
Attori principali: Leonardo DiCaprio, Daniel Day-Lewis, Cameron Diaz, Jim Broadbent, John C. Reilly, Henry Thomas, Liam Neeson, Brendan Gleeson, Gary Lewis, Stephen Graham, Eddie Marsan, Alec McCowen, David Hemmings, Lawrence Gilliard Jr., Cara Seymour, Roger Ashton-Griffiths, Peter-Hugo Daly, Barbara Bouchet, Michael Byrne, Brendan Dempsey, Nick Bartlett, Flaminia Fegarotti, Rab Affleck, Tim Pigott-Smith, Sean Gilder, David Bamber, Lucy Davenport, John Sessions, Angela Pleasence, Giovanni Lombardo Radice, Peter Berling, Richard Graham, Richard Strange, Iain McColl, James Ramsey, Alex Howden, Richard Syms, Tim Faraday, David Nicholls, Sean McGinley, Terry O'Neill, John McGlynn, Ian Pirie, Trevor Cooper, Martin Scorsese, Massimo Vanni, Salvatore Billa, Alexia Murray, Marcello Fonte, Vincenzo Tanassi, Paolo Lorimer, Michele Bevilacqua, Finbar Furey, Liam Carney, Gary McCormack, David McBlain, Cian McCormack, Andrew Gallagher, Bill Barclay, Robert Goodman, Ford Kiernan, Laurie Ventry, Alec McMahon, Dick Holland, Katherine Wallach, Carmen Hanlon, Ilaria D'Elia, Nevan Finegan, Dominique Vandenberg, Sai-Kit Yung, Basil Chung, Douglas Plasse, R. Bruce Steinheimer, Maura O'Connell, Louie Brownsell, Gennaro Condemi, Kieran Hurley, Michael H. Billingsley, Steven Blake, Bronco McLoughlin, Channing C. Holmes, Eliane Chappuis, Roberta Quaresima, Marta Pilato, Jian Su, Man Cao, Kathy Shao-Lin Lee, Alexander Deng, Patrick Gordon, Brendan White, Taddeo Harbutt, Nazzareno Natale, Robert Linge, Christian Burgess, Gerry Robert Byrne, John Anthony Murphy, Vincent Pickering, Nick Miles, Larry Kaplan, Leo Burmester, Justin Brennan, Brian Mallon, Joseph P. Reidy, Joel Strachan, Bill Murdoch, Iain Agnew, Michael Hausman, Bob Colletti, Alan McMahon, Ellizzette Duvall, Steven C. Matthews, Philip Kirk, Colin Hill, Franco Venditti, Katy Monique Cuomo, Pietro Torrisi, Corrado Scalia, Loretta Rossi Stuart, Mauro Cremonini, Ottaviano Dell'Acqua, Arnaldo Dell'Acqua, Alberto Dell'Acqua, Franco Daddi, Virgilio Ponti, Clemente Ukmar, Mostra tutti
Regia: Martin Scorsese
Sceneggiatura/Autore: Steven Zaillian, Jay Cocks, Kenneth Lonergan
Colonna sonora: Howard Shore
Fotografia: Michael Ballhaus
Costumi: Sandy Powell
Produttore: Bob Weinstein, Harvey Weinstein, Michael Hausman, Alberto Grimaldi, Maurizio Grimaldi, Michael Ovitz, Rick Yorn, Barbara Phillips Marco
Produzione: Usa, Italia
Genere: Drammatico, Poliziesco, Storia
Durata: 168 minuti
Dove vedere in streaming Gangs of New York
Martin Scorsese ci regala un altro dei suoi film magnifici, ambientandolo nella New York delle gang, tra il 1846 e il 1862. Anni in cui imperano le bande di criminali a New York, fondamentalmente divise tra “nativi” del posto ed “immigrati”. Nel 1846, il capo dei Nativi, Bill il Macellaio (Daniel Day-Lewis, straordinario come sempre) uccide il leader dei “conigli morti”, il reverendo (Liam Neeson). Sedici anni dopo suo figlio Amsterdam (Leonardo DiCaprio), scampato alla violenta rissa e chiuso in riformatorio, finalmente esce e decide di vendicarsi di Bill riuscendo ad entrare nella sua banda e fingersi suo amico…sullo sfondo di una New York vista così poche volte, Scorsese riprende le sue ambientazioni urbane, anche se in modo diverso dal solito, appunto per il periodo storico scelto. E’ tutto molto ben fatto a livello tecnico la regia di Martin è come sempre ottima, così come la recitazione, i costumi, le scenografie e tutto il resto. Anche il cast è ricchissimo (oltre ai nomi già detti abbiamo Cameron Diaz – inconsistente come al solito, va detto -, Jim Broadbent, Henry Thomas, Brendan Gleeson, John C. Reiily e tanti altri volti importanti). Durata decisamente importante, ma film comunque molto convincente, un must per ogni fan di Scorsese.
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Un altra pellicola visto anni e anni fà, rivista e apprezzata notevolmente rispetto all’epoca!
Devo dire che alla sua uscita le ipotesi erano due: 1) non capivo niente di cinema o 2) non comprendevo la vena registica di Scorsese. Ma oggi dopo milioni di film visti qualcosa devo aver imparato!
COSA AVREI SCRITTO NEL 2002: Scorsese rende una storia bella e importante in un lungo e noioso film dove le scene più belle sono quelle in cui fanno a botte o si ammazzano. Visto solo per rivedere una New York fantasma (tra l’altro ricostruita a Cinecittà!) E AVREI DATO UN 4.
RECENSIONE DEL 2016: Rivedo questo film (dopo essere stato a New York per la seconda volta!) con un carico di curiosità, di voglia di vedere la Storia, e nonostante la delusione della prima visione di 13 anni fa, eccomi che mi ritrovo travolto da una storia di vendetta e sangue semplice ma alquanto ardua.
Daniel Day-Lewis buca lo schermo: sguardo ammaliatore e cuore duro, in parte anche nel giusto, quasi da ispirarmi devozione. Un personaggio in cui calza perfettamente le sue lodevoli capacità. Di Caprio nella norma: ancora novellino se la cava, ma giusto perchè il personaggio ha del carattere. La Diaz… ho letto qualcuno affermare “da mobilio”: un’ottima descrizione, rende proprio l’idea!
Insomma un film col cuore, che mostra con quanto sangue, dolore e ingiustizie l’America abbia lottato, un misto di razze e di culture che ancora oggi pervade New York, per fortuna con un clima diverso!
Scena finale davvero emotiva.
Un grande Scorsese, 7.
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Quasi novant’anni dopo Nascita di una nazione di David Wark Griffith, Scorsese scuote l’America con i retroscena della sua controversa storia, in un truculento delirio di violenza e morte.
Il paragone con il capolavoro del muto non é azzardato: i temi del razzismo, del multiculturalismo e della difficile costruzione delle fondamenta di una Nazione, ritornano nel progetto scorsesiano, seppur quest’ultimo consacrato anche (e soprattutto) a fini commerciali, meno noti ai tempi di Griffith.
Un film decisamente controverso, da prendere o lasciare: scomodo nelle veritá che a tratti distilla, inadatto agli impressionabili, stordisce con la sua violenza gratuita, che non sconfina mai (per fortuna) nello splatter, riuscendo piú che altro indigesta da un punto di vista strettamente etico.
Una regia che ho apprezzato moltissimo, a differenza di altre più asciutte di Scorsese, il quale probabilmente mai come in questa pellicola sbizzarrisce la propria creativitá con la macchina da presa.
Qualche pecca di sceneggiatura, che non ho gradito e che ritengo fuori luogo: da alcune derive religiose, a tratti eccessivamente marcate, alla love story di turno, per non scontentare gli amanti del genere.
Capitolo attori. Monumentale Daniel Day Lewis: interpretazione fantastica, istrionica al punto giusto; un’espressivitá che rasenta la perfezione (anche se, a onor di cronaca, c’é chi l’ha ritenuta indigesta). Mediocre Di Caprio, scelto probabilmente (o sicuramente) sulle ali del successo del Titanic (negli anni a seguire per fortuna crescerá a livello interpretativo, emancipandosi, parzialmente, dall’etichetta di belloccio).
La Diaz fa da mobilio.
Scenografia splendida di Ferretti. La New York di metá ottocento ricostruita a Roma negli studi di Cinecittá (una parte del set é ancora visitabile per chi passa da quelle parti).
La guerra civile, le rivolte del popolo contro i ricchi, sedate dagli spari della milizia… quella che diventerá la più grande cittá del mondo messa a ferro e fuoco dai suoi cittadini (e dai suoi governanti).
E poi l’oblio, che cancella tutto e tutti, protagonista della suggestiva scena finale.
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In questo film se le danno di brutto. Molto molto bravo Daniel Day Lewis, stupenda la scenografia (ma New York è New York).
Visto e non apprezzato. Ma da questo a vederlo sotto la dicitura “purtroppo l’ho visto”…è esagerato. Sono costretta ad aumentare il voto per non vedere questo film nel gruppo delle vacanze natalizie dei Vanzina? Gli darò un 6. L’ho trovato esagerato, confusionario, una semplice trasposizione della situzione “strade invase da gangs” di oggi a quando New York era terreno di conquista per gli europei “evoluti”. Non sono state comunque ore sprecate, per cui dal 4 vado al 6 ed evito al povero D.Day Lewis l’angoscia di trovarsi con Boldi-De Sica-tettute varie, più vari filmacci, e via sprecando pellicola e tempo.
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