Gamer

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Gamer

In un futuro prossimo, gran parte dell'umanità conosce e usa Slayers, un videogame immersivo in cui le persone possono controllare altri individui, incarcerati in una speciale galera e costretti a combattere tra loro, senza esclusione di colpi. Uno dei carcerati, però, si ribella, intenzionato a riacquistare la propria libertà: il suo scopo è raggiungere al creatore del gioco e smantellare l'intera piattaforma digitale.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Gamer
Attori principali: Gerard Butler, Amber Valletta, Michael C. Hall, Kyra Sedgwick, Logan Lerman, Alison Lohman, Terry Crews, Ramsey Moore, Ludacris, Johnny Whitworth, Dylan Kenin, James Roday Rodriguez, Milo Ventimiglia, Aaron Yoo, John Leguizamo, Zoë Bell, Ashley Rickards, Brighid Fleming, Nikita Ramsey, Jade Ramsey, Mimi Michaels, Sadie Alexandru, David Scott Rubin, Michael Weston, Noel Gugliemi, Keith David, Maggie Lawson, Antoinette Antonio, Donnie Smith, Sam Witwer, Lloyd Kaufman, Jonathan Chase, Dan Callahan, Keith Jardine, Joseph D. Reitman, John de Lancie, Jarvis W. George, Jai Stefan, Eidan Hanzei, Med Abrous, Efren Ramirez, Stephanie Mace, Hayley Derryberry, Yvette Fazio-Delaney, Mostra tutti

Regia: Brian TaylorMark Neveldine
Sceneggiatura/Autore: Brian Taylor, Mark Neveldine
Colonna sonora: Geoff Zanelli, Robb Williamson
Fotografia: Ekkehart Pollack
Costumi: Nancy Au, Alix Friedberg
Produttore: Tom Rosenberg, Gary Lucchesi, Richard S. Wright, Skip Williamson, James McQuaide, Brian Taylor, Mark Neveldine, Michael Paseornek, Eric Reid, David Scott Rubin
Produzione: Usa
Genere: Azione, Thriller, Fantascienza
Durata: 95 minuti

Dove vedere in streaming Gamer

Un buon film, ma le riprese… / 4 Novembre 2020 in Gamer

Gamer è un buon film. La trama è accattivante per i videogiocatori, e denuncia anche cosa potrebbe o sta già diventando l’umanità con troppa libertà in rete. Gerard Butler si conferma a suo agio nei panni del duro protagonista. La fotografia insomma, soprattutto nei primi minuti di film sembra sempliciotta. Nota dolente il movimento di camera…ora non si sa se sia voluto o no, ma il troppo movimento delle riprese, con la camera che non sta mai ferma, cambi repentini di inquadrature. Le sequenze d’azione risultano confusionarie a causa dei continui stacchi della camera, inquadrature non proprio degne di scene d’azione, e spesso non riuscirete a capire cosa state guardando di preciso. Se sia voluta o no, risulta molto fastidiosa, e mina quello che alla fine, è un bel film di azione con tanto di denuncia verosimile su cosa potrebbe capitare al genere umano se si schiavizza alla rete. Vero peccato.

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Nice try / 17 Febbraio 2014 in Gamer

L’idea di base è molto accattivante peccato che si cada nel trash gratuito anche se la critica sociale di un mondo sempre più dipendente dalla realtà virtuale è attuale e ben rappresentata nel film. Si strizza l’occhio ai video gamers che in qualche maniere finiscono per simpatizzare per questo film. Che dire.. provare hanno provato. Indimenticabile il ciccione pervertito…che schifo.

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Appena sufficiente / 1 Aprile 2013 in Gamer

Un ottimo Gerard Butler salva un film ai limiti del deludente… l’idea del film era buona ma in generale mi ha ricordato molto “Death Race” …. così perde quel minimo di originalità che mi facevano sperare bene dai vari trailer!

8 Agosto 2011 in Gamer

Discreto film d’azione che ha molte fonte d’ispirazione; potrebbe essere un giusto monito per gli appassionati di videogiochi, in un futuro non troppo distante potremmo essere noi direttamente controllati. I detenuti sono le “cavie” migliori per questo, come già dimostrato in alcuni film (“L’implacabile”, “Death race”). Gerard Butler dimostra di essere più a suo agio con questi ruoli d’azione piuttosto che nelle commedie.
Nel film troviamo anche l’interprete di Dexter, qui nei panni dell’autore dei videogiochi di successo, e anche la protagonista di Closer, nei panni della giornalista rampante. Sempre splendida Amber Valletta (“Transporter extreme”), con un paio di scene abbastanza provocanti.
Un film senza infamia e senza lode che però poteva sfruttare meglio l’idea di partenza.

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