Recensione su Fuocoammare

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Dietro le quinte / 17 Ottobre 2016 in Fuocoammare

In questo documentario vengono ritratte due storie: quella del dietro le quinte della tragedia e quella della quotidianità del contesto.
L’isola di Lampedusa viene descritta attraverso i racconti di mare e la quotidianità dei propri abitanti, con qualche immagine del loro rapporto con la costa. Le tranquille giornate di un bambino si alternano con le dinamiche manovre per il salvataggio dei profughi che galleggiano a fatica. Le immagini delle operazioni di soccorso rimangono però sempre in contrasto con la quiete eterna del mare; e perciò anche questi sfortunati eventi risultano in immagini calme, lente e distese.
L’unico contatto tra le due realtà è la radio; e separatamente alla storia del bambino anche il lavoro di chi offre le proprie competenze per aiutare i sopravvissuti.
108 minuti di dietro le quinte di ogni notizia che viene trasmessa al telegiornale in un frettoloso minuto. Nei fatti non si aggiunge niente di nuovo; ma forse il potere delle immagini può aggiungere valore alla coscienza di chi osserva. Benché si tratti di un film è sempre presente e non è mai messa in discussione la pesante consapevolezza di stare osservando fatti reali. Non si tratta di una descrizione cruda e drammatica della tragedia ma una pacata e silenziosa contemplazione della disperazione di chi abbandona la propria vita, e un occhio esterno sulla vita degli abitanti dell’isola, vita ordinaria ma che permette loro di non desiderare di fuggire.

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