Recensione su Frozen

Dopo aver visto con molta curiosità il survival movie che ha caratterizzato quest’anno, sono andato a ripescare “Frozen” che già lo conoscevo da parecchio tempo ma che ancora non avevo recuperato.
Come tutti i survival movie che si rispettino, non può di certo mancare la lotta per la sopravvivenza a seguito di un avvenimento abbastanza ansiogeno e preoccupante. I tre protagonisti di questa pellicola per un errore rimarranno intrappolati niente di meno che su una seggiovia a diversi metri di altezza, in balia di un freddo raggelante e di un ulteriore pericolo che si abbatte nella notte: un branco di lupi affamati.
Il film mantiene bene alta la tensione e la preoccupazione per tutta la sua durata, la fotografia è molto cupa e tesa, così come si faranno tesi i rapporti fra i tre protagonisti quando si renderanno conto che sarà molto difficile trovare una via di scampo.
Il finale non è il classico happy ending che molti si possono aspettare, anche se pensavo che andasse leggermente in modo diverso.
A parer mio, dopo l’ottimo “Fall” seguito da “127 ore” questo è un altro dei più riusciti survival movie che si sa differenziare dai più conosciuti shark movies.