Recensione su Frida

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Friducha. / 1 Aprile 2014 in Frida

Con le riserve del caso, dovute alle necessarie, oserei dire strutturali, limitazioni legate al genere biopic che, qui, comunque, è trattato con una certa originalità (vedi, gli inserti animati), devo dire che questa biografia della Kahlo non mi è affatto dispiaciuta: il personaggio trasuda carisma e fascino anche attraverso l’interpretazione di terzi (e che terzi: Salma Hayek è corpo e fiamme) e la sua vita è, a priori, degna di un romanzo propriamente detto.

Dettaglio: che fine fa l’amato padre? Se non erro, scompare dopo l’arrivo di Trotzkij e la sparizione senza colpo ferire di un personaggio a cui la protagonista è tanto legata mi sembra una leggerezza non da poco.

Bravo anche Molina, inguardabile e poco credibile Geoffrey Rush, è la prima volta che sopporto Ashley Judd, la Golino incolore (e doppiata).

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