Frequenze pericolose / 23 Novembre 2016 in Frequencies

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

In una sorta di Terra parallela non molto diversa dalla nostra, è possibile misurare le frequenze emesse dalle persone e in base a ciò stabilire se saranno destinati ad avere fortuna o meno nella vita. In un istituto per piccoli geni, dove i bambini portano nomi di famosi scienziati, si incontrano Isaac Newton (Zack), la cui bassa frequenza ne fa un “passionale”, e Marie Courie, la cui frequenza sopra la norma ha come effetto collaterale di non farle provare emozioni (viene soprannominata dai compagni “the machine”) e quindi incapace di ricambiare all’amore di Zack, Inoltre se i due stanno vicini per più di un minuto, si scatenano eventi violenti e assurdi.
La storia può ricordare Upside Down ma senza effetti speciali, solo che questa è molto più interessante per come è raccontata almeno per 3/4 del film, poi decade un po’ nel finale. Interessante, dicevo, anche per il tentativo di spiegare i meccanismi mentali alla base delle emozioni e di come in teoria si possano “pilotare” con dei comandi verbali che poi sono alla base delle leggende sulle “parole magiche” e cose simili.
Brava l’attrice che interpreta Marie, soprattutto quando finge di provare emozioni.
Il film è raccontato inizialmente dal punto di vista di Marie e poi da quello di Zack. Quando le due storie si fondono, come dicevo, la storia inizia a diventare un po’ meno interessante. Nel complesso comunque una bella scoperta.

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