Recensione su Four Brothers - Quattro Fratelli

/ 20056.573 voti

26 Maggio 2011

Recensione scritta “a caldo”, ottobre 2005:

(…) L’impianto narrativo è stimolante: ricorda i western crepuscolari e i violenti film d’azione degli anni Settanta, declinati in chiave moderna ed ironica, quasi un gangsta movie con inserti poliziotteschi.
Ma l’esperimento, nonostante l’impegno e qualche interessante svolta, non riesce: un soffuso ed impacciato buonismo soffoca tutti gli spunti cinici ed originali. I tanti personaggi che affollano le due ore di pellicola, nelle mani di un (buttiamola lì) Tarantino, sarebbero diventati memorabili, ognuno con un tic peculiare: qui, non hanno spessore, sono atoni, pasticciati, inconcludenti, a partire dal leader bianco, interpretato da Wahlberg. Le sue battute sono acerbe, un po’ pretenziose, farcite con un linguaggio da camionisti, sdoganato senza stile dai classici del genere.

Gli inseguimenti e le sparatorie spargono un po’ di sano pepe su uno spettacolo altrimenti incolore, con lunghe sequenze concitate e claustrofobiche. Su tutte, l’assedio alla casa dei Mercer: se non fosse per le numerose armi automatiche, parrebbe di assistere all’accerchiamento di una carovana di pionieri nel selvaggio West.

Si salva l’insistente colonna sonora soul, offerta in blocco dalla mitica Motown: manco a dirlo, un terzo dei brani è di Marvin Gaye, senza tralasciare i Temptations e Kanye West.
Insomma, provaci ancora, Singleton.

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