Cani e pesci / 19 Maggio 2013 in Foresta

“Certe volte la vita gioca a nascondino, ti sorprende, ti stupisce, ti lascia letteralmente senza parole. Mai mi sarei aspettata che una mattina potessi trovare addormentato sul divano un perfetto sconosciuto. Dormiva placidamente, e sonnecchiava anche il suo cane, russando per di più. Se non avessi provveduto a svegliarlo, avrebbe dormito per giorni, per settimane. Una volta destato, ancora intontito, come se niente fosse, mi disse: “Dovresti occuparti del mio cane; è vaccinato, educato, di buon carattere, non ti darà problemi, devi solo portarlo fuori due volte al giorno. Non importa chi sono, non importa se non mi conosci, ma devi assolutamente farlo, devi occuparti di lui. E dargli da mangiare la sera, dopo la passeggiata. Questo cane ti ha scelto un giorno, tempo fa. Ora devo andare. Vado a suicidarmi.” Sì, spesso la vita può stupirti, ma in quel momento ero pervasa dalla sensazione che non ci fosse nulla di straordinario nel momento che stavo vivendo. Era come se lo avessi già vissuto. E un cane mi faceva comodo.”

Film molto strano, tante scenette grottesche, raccontate da personaggi ripresi sempre in primo piano. Le varie scene non hanno un filo conduttore comune, sono indipendenti l’una dall’altra (tranne che nel prologo, dove compaiono tutti i personaggi). In definitiva, un film decisamente originale, ma di non facile visione.
qui la “colonna sonora”.

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