Folklore: The Long Pond Studio Sessions

Musica acustica e chiacchierate in veranda, in un cottage upstate, io, mammeta, tu e qualche cameraman, nel bel mezzo di una pandemia.
Surreale, questo “decamerone” moderno. Un’operazione raffinata che sembra rappresentare il contenuto ideale per una piattaforma di streaming dedicata alle famiglie e al disimpegno, tipologia che credo vedremo sempre più spesso.

Io non ho mai seguito Taylor Swift e non credo che riuscirei ad abbinare i suoi tormentoni al suo nome, se qualcuno me lo chiedesse, ma non posso ignorare l’attenzione che la critica, oltre al pubblico, le dedica. Prima o poi avrei dovuto ascoltare qualcosa di suo, e questa produzione sembrava proprio l’occasione adatta. E insomma non mi piace, nonostante il gradevolissimo contesto.

È stata anche l’occasione per vedere in faccia altri grandi act di cui conoscevo solo voci e opere: i National e Bon Iver, aka Aaron e Bryce Dessner e Justin Vernon. I loro contributi rientrano nelle mie corde più dell’opera cantautorale di Ms. Swift.