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Florence

/ 20166.7137 voti

Il voto sarebbe un 6.5 / 25 Gennaio 2018 in Florence

Film particolare su una cantante stonata.
La ricca Florence Foster Jenkins (un’ottima Meryl Streep) vorrebbe diventare cantante lirica; con l’aiuto del marito St. Clair (Hugh Grant), attore teatrale assume un maestro e un pianista, Cosmè McMoon (Simon Helberg), per cercare di realizzare il suo sogno. Nonostante la voce non proprio suadente, riuscirà nel suo scopo.
La passione senza il talento può comunque portare avanti se si è giustamente determinati (e il marito manager fa sparire le recensioni negative), la morale di questa storia vera è proprio questa. Ma anche una storia d’amore, anche se un po’ particolare; infatti il marito nonostante abbia un’amante (Rebecca Ferguson) è legato a Florence e cerca di proteggerla in ogni modo evitando peggioramenti della sua condizione di salute nascondendo le recensioni negative e pagando per quelle positive. Buon film e le “performance” canore di Florence riescono a strappare più di un sorriso.

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Carino / 27 Novembre 2017 in Florence

Se non diventati sordi vi farete un sacco di risate. Una sola cosa non capisco, perché illudere una persona di sapere cantare benissimo quando non è vero. Non è amore vero questo.

Florence / 8 Maggio 2017 in Florence

Garnde interpretazione dei due protagonisti, vicenda accattivante e buon ritmo.

L’importanza dell’attore / 21 Dicembre 2016 in Florence

Florence Foster Jenkins, passata alla storia come una delle cantanti peggiori mai esposte al grande pubblico. Metà del ‘900, battute finali della seconda guerra mondiale. Florence ha una grande passione per la musica, è una ricca ereditiera, e arrivata alle soglie della terza età vuole spingersi ad essere interprete principale in una performance canora lirica, mettendosi in gioco cantando alla prestigiosa Carnagie Hall. Ha un marito che la ama profondamente, e che le terrà nascosta la realtà, aiutandola invece ad esibirsi prima per il suo circolo d’alta borghesia, poi, viste le intenzioni della moglie, anche lì dove la figuraccia sarà inevitabile e di dominio pubblico.
Florence è un perfetto esempio di come il livello attoriale possa influire sul prodotto finale: Maryl Streep dà vita ad un personaggio che si ciba di musica, e lo fa a discapito della realtà: sempre trasognante, ispirata a dispetto dei risultati. Il vero passo in avanti del film lo dobbiamo però a Hugh Grant, un marito premuroso ma altrettanto complesso, che sa amare in più modi e non sempre la stessa persona, un personaggio di grande spessore psicologico e morale, meravigliosamente espresso dagli occhi e dalla fisicità di Grant.
La trama, di per sé curiosa ma non certo intricata, è dispiegata in un crescendo di emozioni, che va di pari passo al rischio (sempre più imminente) che corre Florence di andare incontro alla figuraccia pubblica, ed è impreziosita da momenti comici riusciti, ben girati e ancora una volta ben recitati. Sarà semplice farsi trasportare nel divertente gioco tra Florence, così sicura di sé, e i personaggi di contorno, consapevoli dell’incapacità canora della Nostra, ma convinti nel non volerla ferire in nessun modo, e di dover alimentare la passione di una persona buona, che ha sparso del bene investendo nella cultura cittadina forse più di chiunque altro.

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