Recensione su L'ombra della vendetta

/ 20096.814 voti

7.5 / 21 Novembre 2012 in L'ombra della vendetta

Autore dell’intenso La caduta, dopo l’inutile e deludente Invasion, Oliver Hirschbiegel ritorna ad una cinematrografia più impegnata, affrontando una tematica di grande ispirazione, come il conflitto nord-irlandese. La struttura però è imperniata sul confronto ad anni di distanza tra due protagonisti che il destino ha fatto incontrare su un marciapiede e che hanno in comune un omicidio.
Da una parte l’assassino costretto a fare i conti con il peso del suo gesto, dall’altra il fratello della vittima, roso dal desiderio di vendetta.
Sembra una trama già vista molte volte e a tratti è così. La parte interessante non è la storia in sè e per sè, è il significato che essa assume. Non si parla di vendetta o perdono, ma di liberazione ed elaborazione.
Non si può parlare di perdono, come fanno tanti giornalisti oggi quando, a ridosso di un fatto di cronaca, rivolgono i microfoni ai parenti delle vittime chiedendo se mai potranno perdonare gli assassini dei loro cari. Solo in nome dell’audience e della storia da copertina. E la critica ad un sistema mediatico morboso ed invadente prende corpo nella prima parte del film. Ma la parte più matura e più intensa è quella del confronto tra i due uomini, che spiega la necessità di capire non per assolvere l’altro ma per assolvere se stessi e andare avanti.
Molto bella la fotografia, elegante ma sobria la regia e bravissimi entrambi gli attori.
Un film su cui riflettere….

Lascia un commento