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Fish Tank

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20 Dicembre 2012 in Fish Tank

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Questo volevo vederlo ma lo avevo perso in Australia. Non che si fosse perso nulla di granché originale, semmai qualcosa di abbastanza ben fatto. Mia è una quindicenne di periferia inglese a caso (Essex?) che è una testa di cazzo, litiga con tutti, è cacciata da scuola, ha una madre milf ma stupida e una sorellina con cui si insulta sempre, le piace solo ballare. E basta, su questo sfondo un po’ degradato un po’ palazzoni abbandonati un po’ vecchi che guardano dalla finestra su di un cielo grigio lei si mette con un simpatico zingaro, ma si sente veramente capita solo dal tipo nuovo della madre, il quale hey, sembra veramente un figo e sa come prenderla ed è pure simpatico. Peccato che poi una volta che è sbronzo la prenda davvero, e se ne vada, e lei lo insegue e scopre che lui era una superpisciazza perché stava con sua madre ma era sposato con figli, e allora lei gli rapisce la bimba ma quasi l’ammazza e poi si pente e la riporta indietro. Infine se ne va, con lo zingaro, in Galles, via dalla madre ubriaca e da questo posto dimmmmerda. Diciamo che di cose nuove ce ne sono ben poche e che la protagonista è ben brava, ecco.

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30 Dicembre 2011 in Fish Tank

Questo film gira soprattutto intorno a Mia e a Katie Jarvis, riuscita a dare al personaggio quell’energia.. a renderlo così vivo e reale che è difficile credere che sia stata scritturata mentre litigava in stazione col ragazzo.
Mia è una ragazza che vive in periferia, con una madre ancora giovane ed irresponsabile, dedita all’alcool – e senza un partner fisso. La completa mancanza di una figura autoritaria in casa porta Mia ad avere un carattere molto chiuso e ad essere irascibile, violenta e irragionevole.
Quando il film inizia la ragazza è sola, il rapporto con la madre è inesistente e ha da poco litigato con le amiche: l’unica sua valvola di sfogo è l’hip hop, che pratica in una palazzina disabitata. E l’unica persona che sembra comprendere questa sua passione ed incoraggiarla è Connor, il nuovo ragazzo di sua madre.
Connor è una specie di luce nelle tenebre, per quella famiglia.. compagno, amante, padre.. e Mia resta affascinata dalla sua luce, e in qualche modo lei stessa subisce un cambiamento. Sembra quasi che la ragazza inizi, molto cautamente, a considerare “l’ottimismo”.
Un film che neanche una volta cede alle lusinghe delle soluzioni semplici, e raramente ci dà quello che vorremmo vedere. Proprio per questo conserva quella credibilità e quel realismo che arriva allo stomaco e coinvolge, e lascia alla fine quell’amaro in bocca che è difficile da ignorare.

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