21 Novembre 2013
La morte è una signora ostinata, con la passione per i finali d’effetto. E’ un’entità avvertibile, a volte visibile, e ama confrontarsi alla pari con la vittima, sapendo in partenza di aver già vinto, ma divertendosi comunque. Ruota tutto attorno a ciò, con l’ausilio di una sceneggiatura scarsa e regia non rilevante. Ridicolo (volontario?) in alcuni punti.
Recensione da Oscar
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