Film / 25 Giugno 2020 in Film
“Essere è essere percepiti” lo doveva ben sapere Buster Keaton, eroe del cinema muto completamente dimenticato dopo l’avvento del sonoro. Lo doveva ben sapere Samuel Beckett, uno dei più grandi scrittori e drammaturghi di ogni tempo. Nasce così l’incontro tra queste due immense personalità. “Film” rappresenta l’ossessione del “non voler essere visti” , del volere nascondersi davanti a tutti gli occhi, dell’annullamento dell’Io, ma allo stesso tempo rappresenta l’impossibilità di nascondersi di fronte all’Occhio della camera, mostrando tutta la potenza del mezzo cinematografico. Ed a quel punto avviene la definitiva fusione fra l’Occhio e ciò che è percepito: “esistiamo fintantoché esiste qualcuno a percepirci”, è forse questo il significato di “Film”?