3 Recensioni su

Figli

/ 20206.594 voti

Mattia Torre strikes again / 12 Maggio 2020 in Figli

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Il pregio di Figli sta nella scrittura di Mattia Torre e, a cascata, nelle interpretazioni del cast, in perfetta sintonia con il realismo delle considerazioni/situazioni illustrate nella sceneggiatura.

Il film, tratto da un monologo teatrale di Torre, affronta temi ritriti e non propone niente di nuovo dal punto di vista dei contenuti, compreso un finale ovvio e rassicurante. Ma, dalla sua parte, ha la bravura dell’autore, prematuramente scomparso nel 2019, che, nel corso della sua attività artistica in teatro, tv e cinema, ha dimostrato di avere la rara capacità di mostrare gli aspetti scomodi e complicati della vita (personale, professionale) con un divertito e divertente approccio da finto super partes (qualcuno potrebbe chiamare questo atteggiamento “scorrettezza”) e una non comune ricchezza formale che, sempre, si risolve in suggestioni o giochi dal tono surreale capaci di coinvolgere attivamente lo spettatore (in questo caso, una delle soluzioni più riuscite è il pianto del neonato sostituito da una cupa sonata di Beethoven).

Figli, insomma, è “solo” l’amara conferma della bravura di Torre, ma scorre senza particolare colpo ferire e, nel complesso, fa (sor)ridere a denti stretti soprattutto grazie alla caratterizzazione dei personaggi.
Nel cast, oltre a Valerio Mastandrea (amico di Torre e già protagonista di vari lavori dell’autore, fra cui la serie tv Rai La linea verticale) e a Paola Cortellesi (vado a memoria: per caso, è la prima volta che i due lavorano insieme, dai tempi dei video per i Tiromancino? Possibile?), in piccoli o piccolissimi ruoli ci sono tanti altri attori che, in passato, avevano già lavorato con Torre (per esempio: Paolo Calabresi, Valerio Aprea, Massimo De Lorenzo, Andrea Sartoretti, Carlo De Ruggieri, Luca Amorosino).
Il regista, Giuseppe Bonito, ha dimostrato di avere un profondo rispetto per la memoria del collega e amico scomparso, al punto da (quasi) non rivendicare neppure la regia del film, che, fin dai titoli, viene attribuito a Mattia Torre (“un film di”). Il suo è un lavoro ordinato ed efficace e, in fondo, non mi stupisce (in senso positivo) la sua asciuttezza, già apprezzata con il film Pulce non c’è (2012).

Leggi tutto

Interessante / 19 Febbraio 2020 in Figli

La tematica è già trattata in altri film, l’arrivo di un figlio che crea trambusto all’interno della famiglia. Però molto diverso dai film già visti, alterna scene surreali ad altre di denuncia sulla situazione italiana. Gli attori fanno la loro parte, Mastandrea come sempre, la Cortellesi forse migliore rispetto agli altri suoi film.

Un nuovo genere di commedia all’italiana / 24 Gennaio 2020 in Figli

Sarebbe l’inizio di un nuovo genere di commedia all’italiana, finalmente moderno, se non ne fosse appena morto l’unico esponente, Mattia Torre. Speriamo che se ne raccolga la lezione.

inserisci nuova citazione

Non ci sono citazioni.

Non ci sono voti.