24 Settembre 2014
Premetto che è vano ( per non dire superfluo ) tentare di paragonare quest’opera a quella del libro, in quanto si prefigura come elemento a sé stante, pur rappresentandone , appunto, la trasposizione.
Le interpretazioni di Norton e Pitt, poi, non sono che giochi di apparenze, labili rivisitazioni di idee oltre le illusioni.
Recensione da Oscar
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