E poi fu commedia / 21 Luglio 2013 in Fido

“La Zomcom creò il nuovo mondo dopo che dalle oscure profondità dello spazio infinito giunse un male che nessuno poteva prevedere: una nube radioattiva avvolse l’intero pianeta. Le particelle spaziali causavano la rianimazione dei morti, che diventavano zombi, creature che avevano un solo obiettivo: divorare la carne dei vivi. La Zoncom recintò le città e inventò il collare addomestica zombi. Applicando il collare si accendeva una luce rossa e lo zombi riusciva a contenere la sua brama di carne, diventando buono e gentile come un agnellino. Così fu sera, poi fu mattina. E poi fu commedia.”

Una simpatica commedia in salsa horror, ambientata nel paesino di Willard, che sembra uscito pari pari da una pubblicità anni cinquanta e che ha lo stesso nome del paese de La notte dei morti viventi. Si sollevano, con il sorriso sulle labbra, problemi non indifferenti: si parla di accettazione della diversità, di sogno americano infranto, di società omologate, ridotte all’indifferenza e al silenzio, degli anziani, diventati un pericolo per la società tutta.
qui la “colonna sonora”.

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