Recensione su Festen

/ 19987.6131 voti

27 Giugno 2012

La cinematografia nordica è tanto affascinante quanto carica di pathos, disruptiva e gonfia di stati d’animo in continuo contrasto. I protagonisti dei film sono schegge impazzite, pronte a partire in tutte le direzioni dello spazio mentale. Ciononostante, tutta questa focosità che per noi mediterranei rappresenta la quotidianità della vita, evidentemente, per la gente del Nord Europa è confinata dentro rigidi schemi e protocolli comportamentali che, al cinema, solo una certa ironia nera hanno saputo smorzare ed abbattere.
E’ il caso di Le Mele di Adamo e, in una certa qual parte, anche di Dogville.
In questo caso, Vinterberg si discosta dai suoi colleghi (Von Trier e Bier specialmente), per lo stile quasi documentaristico, con la videocamera che sembra seguire i protagonisti di questa festa di famiglia “dall’interno”. La fotografia a tratti sgranata, a tratti dai colori esageratamente accesi, contribuisce all’effetto fai da te e indirettamente all’aumento dell’emotività che si manifesta gradualmente, segue l’iperbole di follia del protagonista (Ulrich Thomsen, visto anche in Le Mele di Adamo e In un mondo migliore) che non è solo rivelazione, è catarsi, nel momento in cui la festa diventa una battaglia tra il figlio e il padre.
E’ uno dei film più feroci che abbia visto. In un crescendo di colpi e rimpalli distrugge il vuoto cerimoniale di una festa che copre i misfatti di un vigliacco. E Vinterberg accresce questo aspetto mettendo in mostra l’assurdità degli atteggiamenti di chi contiene e nasconde la verità per il solo fatto di dover mantenere la dignità agli occhi degli altri – che in questo caso sono i membri della famiglia.
Ridicolizza chi smorza i toni. Svergogna quelli che sostengono la campana dello show must go on per paura di affrontare i propri demoni privati.
Loquace e sagace è un film che ha nei protagonisti il valore aggiunto, specialmente Thomsen e Thomas Bo Larsen (a breve nell’ultimo film di Vinterberg).

1 commento

  1. hartman / 14 Luglio 2012

    Ottima analisi

Lascia un commento