ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
Nonostante un buon cast (almeno in fatto di nomi), la recitazione è piuttosto imbalsamata e parlo d’attori del calibro di Christian Bale, Ben Kingsley, John Turturro, Sigourney Weaver.
La sceneggiatura passa davvero per il rotto della cuffia nei punti più salienti:
– quando Mosè scopre le sue origini e suo fratello, eletto da poco Re, lo caccia;
– la rappresentazione di Dio che parla attarverso un messaggero-bambino;
– la dettatura dei Dieci Comandamenti.
A favore giocano le bellissime scenografie, i costumi e gli ottimi effetti speciali (per es. la scena delle piaghe e l’onda alla fine), ai quali Ridley Scott c’ha sempre abituato, ma non bastano a riempire una sceneggiatura ed una recitazione che lasciano un po’ a desiderare.
Leggendo un’intervista su Ciak (gennaio 2015), Ridley Scott in un primo momento avrebbe rifiutato, avrebbe fatto meglio a passare la mano, non si sarebbe coperto di questa piccola macchia.
Consiglio di vedere (o rivedere) “I Dieci Comandamenti”, ha gli effetti speciali “all’avanguardia” per l’epoca in cui è stato girato, nel 1956, ma c’ha molta più sostanza.
Sufficienza scarsina, stiracchiata.
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