Favole e Black Mirror / 2 Agosto 2015 in Ex_Machina
Il tema, quello dell’intelligenza artificiale empatica ed autonoma, è noto ed abusato, ma il film di Garland è una buona prova sull’argomento, supportato da un interessante studio ed uso degli spazi (la fortezza del sapere è prigione mentale e fisica invalicabile, un guscio che ha violentato l’ambiente naturale in cui è stato inserito, fino ad incastonarvicisi con un grande senso di continuità) e da altrettanto convincenti caratterizzazioni dei personaggi il cui dualismo è ben calibrato. Chi è il dio di chi? Chi detta le regole, in realtà? Chi comanda e chi ubbidisce?
Alice, Cappuccetto Rosso, le spose di Barbablù, Pinocchio: l’immaginario favolistico della tradizione si mescola e rimescola, generando una lunga puntata di Black Mirror. Ecco, forse la pecca maggiore di questo film è la sua durata: dice abbastanza presto ciò che ha da dire e, specie nel finale, si dilunga un po’ troppo.
Buona la fotografia, interessante la colonna sonora pervasiva e cupa, notevoli gli effetti speciali.

“Una lunga puntata di Black Mirror”, la stessa cosa che ho pensato anche io!
@mrwolf: quella serie tv è talmente ben riuscita da essere diventata metro di paragone del genere sci-fi distopico 🙂
In effetti, ogni volta che guardo o leggo qualcosa del genere mi è inevitabile cercare un collegamento con uno dei (purtroppo) pochi episodi della serie! 😀
Il riferimento a Black Mirror è anche dovuto alla presenza di Domhnall Gleeson, che appare nell’episodio ”Be Right Back”, oltre all’evidente analogia con il tema portante.
@inchiostro-nero: ne parlavo giusto oggi con un altro ragazzo! Ecco dove avevamo già visto entrambi Gleeson, ora me ne dai conferma, grazie, non avevo ancora approfondito 🙂
@Stefania Di nulla. Dato che amo profondamente la serie, ho anche memorizzato i suoi caratteristi.