Recensione su Everest

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Da vedere in IMAX / 2 Ottobre 2015 in Everest

La montagna può uccidere, ma gli scalatori ci mettono del loro. Questo, in sintesi, il messaggio di ognuno di questi film d’avventura sulle cime più alte del mondo. Ognuno degli scalatori di questa storia ha una sua ragione romantica per sfidare l’Everest, e quindi per non rinunciare neanche se stesse per cascare il mondo, o stesse per infuriare una tempesta glaciale a 8000 metri sul livello del mare. Quindi questi eroi ci provano, ma le condizioni più proibitive che si possano immaginare si abbatteranno su di loro.
Spettacolare in IMAX 3D (secondo solo al trailer di The Walk di Zemeckis che NON vedremo in IMAX alla Festa del Cinema) anche se il grosso del film sono effetti speciali. Un po’ difficile raccapezzarsi coi personaggi, sempre bardati nella loro opprimente attrezzatura (dovevano farli di colori diversi come i Teletubbies…), per cui si distinguono solo i più famosi, che però hanno ruoli marginali.
È un film che nonostante la struttura tipica da thriller d’avventura emoziona più per lo sforzo produttivo che per le sorti dei personaggi (neopapà, poveri, morti, ecc…).
Carino Jon Krakauer (interpretato da Michael Kelly) che fa la palla al piede, da bravo giornalista. A tal proposito: il film non è tratto dal reportage Aria sottile di Krakauer, che anzi ha sbugiardato il film (offeso anche per alcune imprecisioni nel suo ritratto, dice).

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