Recensione su Eraserhead - La mente che cancella

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15 Aprile 2013

“E’ la cosa più orribile che abbia mai visto”
(asociale) cancellati .
ora o mai più.
la tua arma letale riflette il tuo stato di essere amorfo , ragion per cui ti si chiede di adoperarti per il suo karma che mette in discussione l’io pensante derivante da una condizione aberrante che tramite l’esistenza sentimentale vorrebbe accasarvisi “dentro ” condizione che tu sei disposto a concedere a patto di non concepire più mostri che alterino la quiete della famiglia onde evitare lamentele pubbliche e intime d’intimità ingannevoli come i voli pindarici che fai quotidianamente sognando la felicità che non può piovere dal cielo che plumbeo se ne frega altamente delle tue paturnie e dei tuoi solfeggi di c**o a riprova del fatto che sei solo al mondo e che devi arrangiarti senza chiedere mai alcunché a chicchessia tantomeno a fantomatici esseri superiori che tacciono sordi alle tue richieste evase come le tasse che paghi senza bestemmiare sapendo che il torto sta dalla tua parte (lesa) come sua maestà sa che tu sai sentenziare come pochi altri sanno fare ma molto hai ancora da imparare per stare al mondo che marcio si evolve per non estinguersi rigenerandosi ogni volta sulle macerie dell’animo umano che fintamente proverà a rialzarsi per poi (ri)cadere esausto e piangere sul latte versato perché non bevuto sprecato ottimo appena munto dalle mammelle che tu vorresti succhiare succhiare succhiare… fino allo sfinimento verso il pieno godimento di porco che alla porca non preferisce la porchetta col limone perché pesante senza la giusta dose di limonata non regge alla prova della cuoca che cucinando polli pensava di farti cosa gradita ma tu non gradivi preferendo (pensava lei) le sue di cosce e allora ti invitava nel tinello per sentire la consistenza del tuo uccello che moscio non s’alzava neanche quando prendendoti la mano se la portava al seno porgendotelo vogliosa…ma tu indietreggiavi spaventato asserendo di amare la di lei figlia che ignara mangiava le ali del volatile cucinato con amore materno dal padre scemo che metteva sul piatto della bilancia la tua vita…

CAZZI TUOI .

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