Recensione su Era mio figlio

Buon film sull’assegnazione di una medaglia d’onore postuma a un eroe della guerra del Vietnam.
Nel 1999 a Washington, Scott Huffman (Sebastian Stan, il Bucky Barnes di Capitan America) è un giovane avvocato al Pentagono.
Dopo le dimissioni a sorpresa del suo capo, è in un momento di difficoltà per capire le sue ambizioni al lavoro quando viene avvicinato da Thomas Tulley (William Hurt) affinchè inizi un’inchiesta per assegnare la medaglia d’onore al paracadutista-soccorritore William Pitsenbarger (Jeremy Irvine). Scott inizialmente rifiuta ma spinto dai suoi capi inizia a seguire la vicenda.
Film interessante e avvincente che mischia il passato nel Vietnam tramite le testimonianze dei soldati salvati da
Pitsenbarger e il presente con Scott che inizialmente restio (simile a Mark Ruffalo in Cattive Acque) si fa pian piano coinvolgere dalla vicenda spinto anche dalla moglie e dal legame di amicizia con i genitori del paracadutista caduto (il padre è Christopher Plummer, recentemente scomparso, la madre è Diane Ladd). Toccante una delle scene finali.
Nel resto del ricco cast da citare Ed Harris, Samuel L. Jackson, Peter Fonda nei panni di tre soldati salvati da Pitsenbarger, Amy Madigan è la moglie di uno dei tre.