Recensione su Enemy

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Quante interpretazioni… / 27 Novembre 2018 in Enemy

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Un docente universitario non particolarmente felice della sua vita, scopre per caso di avere un sosia che lavora nel mondo del cinema.
Da qui nascerà una ossessione fino ad andare a conoscerlo. L’intreccio ovviamente diventerà ancora più fitto.
Un film che coinvolge senza che neanche te ne accorgi. Lo vedi e i chiedi molte cose al riguardo. Il perché dei ragni, il come mai questa ossessione maniacale del protagonista che poi diventeranno due, del rapporto e della figura che il regista vuole far intendere della donna/moglie/compagna dei due.
Lo devo riconoscere che finito il film sono rimasto interdetto. Ma la sensazione che mi stessi perdendo in un bicchiere d’acqua era sensibile e quindi, grazie alle recensioni precedenti, oggi sono andato a leggere un articolo di un link postato e li ho chiarito bene la mia posizione e arricchito anche il significato dell’opera.
L’allegoria del ragno, della ragnatela in diverse sfumature, l’ossessione del rapporto di coppia e il non riuscire ad uscire da una situazione opprimente, ripetitiva e alienante, mi erano in parte chiare ma poi, leggendolo, mi sono fatto chiarezza (scusate la ripetizione).
Anche se la possibile doppia personalità del protagonista potrebbe anche essere una seconda chiave di lettura, il protagonista vede la sua vita in trappola come in una ragnatela tessuta dal un ragno che altri non è che la moglie o compagna. In questo film la donna viene rappresentata come una vera e propria reclusione alla quale ogni uomo (in questo caso loro due) tentano di evadere ma che poi alla fine (come si vedrà benissimo anche in modo particolarmente efficace e spaventoso) non potranno mai scappare.
Jake Gyllenhaal è magistrale nell’interpretare i due SOSIA ma anche il regista riesce ad intrappolare come in una ragnatela lo spettatore in attesa di capire cosa accadrà. Un film con moltissimi riferimenti, compresa l’argomento della lezione di lui docente ovviamente non per caso…
Da vedere e molto probabilmente da rivedere dopo aver letto l’articolo (grazie a Markuz) che posto anche io.
SPECIALE – TENTANDO DI DECIFRARE “ENEMY” di Denis Villeneuve (2014)
Un thriller psicologico e machiavellico.
Ad maiora!

3 commenti

  1. mgcgio / 27 Novembre 2018

    Interessante. Suppongo che, almeno come spunto narrativo iniziale, sia ispirato al romanzo di Saramago “L’uomo duplicato” (un professore. non ricordo se universitario, scopre un suo sosia identico, un attore poco conosciuto…. non è esattamente un horror o un thriller, ma un romanzo comunque con una certa tensione ed inquietudine).

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