Recensione su Il mio nemico

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Duello nello spazio / 24 Novembre 2016 in Il mio nemico

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Realizzato nel 1985 dal regista tedesco Wolfgang Petersen con finanziamenti americani (ma girato interamente a Monaco di Baviera), il film ricorda nel soggetto il bellico Duello nel Pacifico (Hell in the Pacific, 1968), film di John Boorman del 1968, dove un giapponese e un americano si ritrovano a dover sopravvivere su un’isola deserta durante la Seconda Guerra Mondiale.
In realtà l’opera è tratta dal commovente romanzo breve di Barry Longyear Enemy Mine (in Italia Mio caro nemico), premio Hugo del 1980.

La trama segue abbastanza quella del romanzo almeno fino alla nascita del piccolo alieno per poi discostarsene completamente nel finale, scegliendo una facile via da action movie e uno scontato happy end che stride con quello che si era visto in precedenza. Completamente assente nel film tutta la parte finale del romanzo, con la famiglia del piccolo che non accetta questo strano drac cresciuto da un umano. Considerato un corpo estraneo dalla propria razza che , viene infine sottoposto a lobotomia.

La versione italiana del film è stata privata di molte scene di dialogo filosofico tra i due naufraghi spaziali. Le sequenze mancanti sono state ripristinate nella versione in DVD, rendendo il film più aderente al tema principale del romanzo. Il terrestre e il drac sanno pochissimo dei loro rispettivi antagonisti, dei loro usi e delle loro tradizioni. Per loro esiste solo il dato di fatto che sono in guerra, guerra scoppiata per motivi di rivendicazioni territoriali. Un conflitto coloniale che funge da metafora della guerra fredda e il messaggio di distensione tra le due superpotenze di allora, USA e URSS, è palese. Le differenze sia fisiche sia culturali non sono insuperabili, se si trova un obiettivo comune da perseguire, in questo caso la collaborazione per sopravvivere in un ambiente ostile.

Il film, con solo due attori in scena per la maggior parte del tempo (Dennis Quaid, nella parte del terrestre e un irriconoscibile Louis Gossett Jr. sotto il pesante trucco del drac), fu all’epoca della sua uscita sottovalutato dalla critica e dal pubblico, non dagli appassionati del genere e nonostante le imperfezioni è un’esperienza diversa rispetto agli altri titoli fantascientifici del periodo.

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