Recensione su In solitario

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28 Novembre 2013

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Due mondi che si incontrano, due modi di affrontare la solitudine.
Yann, lo skipper, affronta l’avventura per sfida, si tratta pur sempre del vecchio gioco di chi arriva prima, ma non è mai veramente solo, grazie al suo equipaggiamento iper tecnologico può sempre mettersi in contatto con qualcuno. Manu invece è un clandestino, scappa dal suo paese completamente solo, con sé ha solo i suoi sogni e le sue credenze (confonde la malattia con il malocchio) ed una foto, null’altro.
I due uomini, costretti alla convivenza piano piano iniziano a conoscersi e a diventare quasi amici tanto che alla fine lo skipper rinuncia alla vittoria.
Ogni tanto c’è qualche cosa che non quadra ma non bisogna farci troppo caso per non perdere il gusto della visione di questa avventura epica ma soprattutto umana.

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